Cultura Bologna
copertina di La Quadreria del Castello
20 maggio 2022, 17:30 @ Biblioteca d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale

La Quadreria del Castello

ciclo di conferenze

In occasione della mostra La Quadreria del Castello. Pittura emiliana nella Collezione di Michelangelo Poletti (Palazzo Fava, 7 aprile – 24 luglio 2022) Genus Bononiae e Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna promuovono un ciclo di quattro conferenze, che permetteranno di approfondire alcune delle tematiche più interessanti oggetto dell’esposizione. 

 

  • Giovedì 19 maggio, ore 17.30
    Conferenza di Irene Graziani, Jacopo Alessandro Calvi, accademico e pittore: l'ideale fra tradizione e innovazione.
    In occasione della mostra La quadreria del castello, Michelangelo Poletti ha voluto donare alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna un quadro del pittore Jacopo Alessandro Calvi raffigurante San Francesco implora dalla Vergine la protezione sui pellegrini, modelletto della grande tela (1769) conservata in Santa Maria della Vita. Formatosi sotto l’ala di Giampietro Zanotti, segretario dell’Accademia Clementina, Jacopo Alessandro Calvi (1740-1815) fin dagli anni giovanili si sperimenta nelle «dive arti sorelle» della pittura e della poesia. Testimoniano il suo successo l’annessione all’Accademia Clementina (1770) e il gran numero di commissioni, soprattutto pale di destinazione ecclesiastica. Pur estraneo ai valori rivoluzionari, Calvi viene convocato come commissario nel Concorso per la “Riconoscenza Nazionale” (1802), indetto a Milano allo scopo di celebrare il ritorno di Napoleone dopo la parentesi austriaca; e nel 1804 sarà annoverato fra i professori della nuova Accademia di Belle Arti di Bologna. Accesso libero e gratuito fino a esaurimento posti.

  • Venerdì 20 maggio, ore 17.30
    conferenza di Pierangelo Bellettini, Giuseppe Badiali e la scenografia romantica da Rossini a Bellini, da Donizetti a Verdi (conferenza promossa dalla Società di Santa Cecilia – Amici della Pinacoteca di Bologna) Giuseppe Badiali (1798-1859), «pittore di camere e di scene», è figura emblematica degli ultimi esiti della grande scuola prospettica bolognese, nelle sue più aggiornate declinazioni ad uso degli ornatisti per eleganti abitazioni private e degli scenografi per i fondali e le quinte di balli e melodrammi nei teatri, in particolare per le opere di Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi. Accesso libero e gratuito fino a esaurimento posti.