Strike a Pose
La vera storia dei ballerini di Madonna
Dopo essere stato presentato al Festival di Berlino e al Biografilm Festival di Bologna, arriva al cinema il film inno alla libertà firmato da Ester Gould e Reijer Zwaan per rivivere tutta l’energia di Vogue, la canzone con cui Madonna conquistò le classifiche mondiali creando il fenomeno di costume che avrebbe segnato un’epoca. Nella primavera del 1990 Madonna pubblicava Vogue, il primo singolo estratto dall'album I'm Breathless. Il successo fu planetario con più di 6 milioni di copie vendute in tutto il mondo e con lo storico ritornello della canzone, “Strike a Pose”, che cominciò a diffondersi a macchia d’olio, trasformandosi in un fenomeno di costume che avrebbe segnato un’epoca. Il “vogueing”, il ballo portato alla ribalta da Madonna, invitava infatti il pubblico a imitare le pose plastiche delle modelle e dei modelli di Vogue, mettendosi in posa, liberando la propria personalità, abbattendo barriere, preconcetti e conformismi. Per queste ragioni in quei mesi poter condividere il palcoscenico con Madonna si trasformò nel sogno proibito di molti artisti. Un sogno che divenne realtà per i sette giovani ballerini americani scritturati per accompagnare la pop star nel controverso ma ormai mitico Blond Ambition Tour del 1990, che fece scandalo con il suo mix di sesso e religione. Strike a Pose è la storia di quei sette ballerini e di come l’esperienza di quel tour cambiò la loro vita e quella di chi li amava. Questi sette ragazzi, semplicemente ballando, insegnarono al mondo intero la più importante delle lezioni: “non preoccuparti di essere giudicato, non preoccuparti di quel che pensano gli altri. Sii sempre te stesso”. Lezione che ora riprende vita al cinema solo per due giorni, il 5 e 6 dicembre al cinema Odeon.
Per gli abbonati Card Musei Metropolitani Bologna biglietto ridotto a 8 € invece che 8 10
