Shellac + Uzeda Live
Murato!, la rassegna di Radio Città Del Capo e Unhip Records
Gli Shellac sono il terzo progetto musicale di Steve Albini, dopo i Big Black e i Rapeman. Nascono nel 1992 dalla collaborazione tra Albini e il batterista Todd Trainer, ai quali successivamente si aggregherà il bassista Bob Weston, già membro dei Volcano Suns, band lo-fi rock di Boston. Concepiti come un progetto di reale alternativa all'industria discografica, gli Shellac si muovono secondo dinamiche di totale autogestione (in qualche modo, da questo punto di vista ed a queste dimensioni, accostabili all'esempio dei Fugazi): questo all'atto pratico significa l'autogestione della sfera promozionale, la relativa refrattarietà ai normali tempi di produzione discografica, la personale gestione dell'attività dal vivo (la quale si contraddistingue comunque per la relativa infrequenza: conseguenza del fatto che il progetto Shellac viene subordinato agli impegni produttivi e lavorativi dei singoli membri, quasi come un hobby) e soprattutto la riscoperta dell'LP in vinile come principale mezzo di diffusione della musica del gruppo. Ogni disco degli Shellac è edito in vinile a 180 grammi di prima qualità come prima stampa e solo in seguito diffuso in formato CD. Il discorso strettamente musicale di Shellac origina dalle precedenti esperienze di Steve Albini, ma se Big Black teorizzava in qualche modo un'estetica lo-fi sui generis unita alla reinterpretazione della musica industriale, e Rapeman si spostava nei territori del postpunk, Shellac si orienta su un discorso molto più legato al nascente concetto di post-rock pur inglobando le vecchie esperienze, fatto salvo il lato più sperimentale del noise dei primi Helmet (cui comunque viene eliminata una buona parte della velocità e della dinamica, così come qualsiasi riferimento al rock classico) delle uscite Amphetamine Reptile Records e Touch and Go Records.
La formazione a quattro Uzeda nasce sul finire degli anni 80 a Catania, non a caso città nelle vicinanze dell'Etna, un vulcano così esplosivo da essere il migliore e più immediato metro di paragone con il suono della band. Le angosciate urla della cantante Giovanna Cacciola, la corrosiva chitarra di Agostino Tilotta e l'estenuante combo di Raffaele Gulisano al basso e Davide Oliveri alla batteria formano il marchio Uzeda. E chi poteva essere il produttore di una simile combinazione, se non Steve Albini, che registra 4 delle loro totali sei produzioni (“Out of Colours”, “Waters”, “The Peel Sessions”, “Different Section Wires”, “Stella”).
