28 maggio 2017, 18:00 @ libreria.coop Zanichelli

Scherzi alla bolognese

un libro di Luigi Lepri (Pendragon)

Dialoga con l'autore Stefano Bonaga.

Degli svaghi di massa nella Bologna popolare del secondo dopoguerra molto è stato rievocato da abili scrittori, in vari modi e a diverse riprese. C’erano passatempi più o meno costosi e c’erano passatempi a costo zero: correre dietro a una palla, magari di stracci; filèr drî (corteggiare) ingenuamente le ragazzine; organizzare scherzi, per fare dispetti a qualcuno, di solito un tipo antipatico o sprovveduto. Nella Bologna di quel tempo, dunque, con pochissimi soldi e con molta inventiva, il divertimento della burla era quasi un imperativo collettivo. Certo, il più delle volte gli scherzi messi in pratica erano alla buona e un po’ di bassa lega, capaci di provocare una risata momentanea e nulla più. Altre volte, invece, vantavano una preparazione accurata, richiedevano doti organizzative niente affatto scontate e un ingegno molto affinato, tanto che, quando riuscivano, entravano nel circuito del passaparola diventando per molto tempo oggetto di colorite mitizzazioni. Eccone perciò un campione, per contribuire a ricordare come eravamo,  e capire perché i bolognesi –  nell’immaginario collettivo – sono sempre stati associati alla bonomia, all’estroversione e all’allegria.