Poesie di Gilda Policastro e Lidia Riviello
ne parlano con le autrici Vincenzo Bagnoli, Lorenzo Mari e Sergio Rotino
Inattuali, di Gilda Policastro, Transeuropa edizioni
Sonnologie, di Lidia Riviello, Zona contemporanea.
A cosa serve un libro di poesia oggi? A niente, come argomenta la dura logica del marketing editoriale, o al massimo a consolare il lettore con l’illusione della bellezza, come concede una retorica residuale? Gilda Policastro e Lidia Riviello con le loro ultime opere dimostrano il contrario.
I loro versi ci raccontano di quel surrealismo di massa e di quella colonizzazione dell’inconscio in cui da due o tre decenni ci aggiriamo come sonnambuli così come del dolore irrappresentabile dei singoli.
Gilda Policastro è critica letteraria, poetessa, romanziera. Ha collaborato con «Alias» del «manifesto» e «la Lettura» del «Corriere della sera» e attualmente scrive su «Pagina99», «il Reportage», «Doppiozero». Ha pubblicato tre romanzi, Il farmaco (Fandango, 2010), Sotto (Fandango, 2013), Cella (Marsilio, 2015) e libri di poesia tra cui Non come vita (Aragno, 2013) e Inattuali (Transeuropa, 2016).
Lidia Riviello scrive in poesia e in prosa ed è autrice, redattrice e conduttrice di programmi radio (RadioTre) e tv. Collabora con quotidiani, riviste e blog e organizza eventi di poesia, in Italia e all’estero. Ha pubblicato Aule di passaggio (1998) L’infinito del verbo andare (Arlem 2002), Rum e acqua frizzante (2003),Neon 80 (ZONA, 2008) Ritorno al video (2009), Sonnologie (ZONA, 2016).
