copertina di UrineTown
dal 20 al 21 giugno 2025 @ Teatro Duse

UrineTown

il musical cult a Bologna | all’interno di BSMT Summer Musicals 2025

Una satira brillante e spietata sul potere, la crisi ambientale e l’avidità. Nato nel 2001 e diventato rapidamente un cult del teatro musicale contemporaneo, Urinetown è un musical satirico e irriverente che mescola ironia, critica sociale e atmosfere brechtiane.

Siamo in una cittadina americana del futuro, sconvolta da una lunga siccità che ha messo in ginocchio le risorse idriche. In questo scenario distopico, un potente magnate impone una tassa sull’uso dei servizi igienici pubblici, trasformando un bisogno primario in un lusso per pochi. Chiunque osi evadere viene punito con pene durissime, quasi capitali.

Tra canzoni, colpi di scena e situazioni al limite del paradossale, Urinetown affronta temi attualissimi come il cambiamento climatico, il capitalismo spinto all’estremo, e la deriva autoritaria del potere. Il tutto con un tono comico, provocatorio e sorprendentemente attuale.

Dopo il debutto nei piccoli teatri dell’off-off Broadway, Urinetown ha conquistato pubblico e critica, fino ad approdare sui più importanti palcoscenici internazionali, diventando un esempio perfetto di musical politico e scorretto che fa riflettere… ridendo. Uno spettacolo fuori dagli schemi, pungente e necessario. 

Repliche

Tutti gli spettacoli si terranno al Teatro Duse di Bologna

  • venerdì 20 giugno 2025, ore 21
  • sabato 21 giugno 2025, ore 16
  • sabato 21 giugno 2025, ore 21

Biglietti

Intero da 23€ (platea) a 17,25€ (palchi e gallerie di ogni ordine)
Ridotto da  17,25€ (platea) a 11,5€ (palchi e gallerie di ogni ordine)

Acquistabili online su VivaTicket e TicketOne

Crediti dello spettacolo

produzione BSMT Productions
in scena i giovani talenti della The Bernstein School of Musical Theatre
musiche Mark Hollmann
testi Mark Hollmann, Greg Kotis
libretto Greg Kotis
regia Davide Calabrese
direzione musicale Lorenzo Scuda
coreografie Giuseppe Galizia
traduzione liriche e libretto Davide Calabrese, Tiziano Grigioni (su traduzione del 2007 di Andrea Ascari)