Cultura Bologna
copertina di Un poeta sotto ai portici | dialogo intorno a Pasolini

Un poeta sotto ai portici | dialogo intorno a Pasolini

sulle principali piattaforme di podcast

Le celebrazioni per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini proseguono con l’avvio di “Un poeta sotto ai portici” il podcast a puntate che il Comune di Bologna dedica alla scoperta dell’intellettuale, regista, poeta e artista nato e formatosi nella nostra città.

Protagoniste dei vari podcast le voci di molti bolognesi, di nascita o per adozione, tra cui il Cardinale Matteo Maria Zuppi, il teologo Vito Mancuso, la violinista Laura Marzadori, l’archistar Mario Cucinella e il regista Francesco Costabile, che affrontano la densa materia biografica e artistica pasoliniana, indagando diversi aspetti e sfaccettature della vita, del pensiero e dell’opera di Pasolini.

Il podcast è un viaggio nell’universo di Pier Paolo Pasolini anche sulle tracce di un possibile dialogo tra passato e presente, dove echi e suggestioni inesplorate ci riportano all’oggi, riscoprendo radici lontane.
I singoli podcast saranno pubblicati su Spreaker e sulle principali piattaforme di ascolto (Spotify, Apple Podcast, iHeartRadio) a partire da venerdì 3 giugno, a cadenza bisettimanale a questo link: https://www.spreaker.com/show/ppp-100-anni-di-pasolini-a-bologna


Quello tra Pier Paolo Pasolini e Bologna è un legame intimo e profondo, solo in parte esplorato: qui nasce, frequenta il liceo e l’università, fonda Officina, una delle riviste più importanti del Novecento. Nella città torna per girare la sua opera più autobiografica, Edipo Re, e il suo ultimo film, Salò o le 120 giornate di Sodoma. All’Università di Bologna e al magistero di Roberto Longhi risale la sua 'folgorazione' per le arti figurative, di cui portano il segno le sue opere cinematografiche”, dichiara Elena Di Gioia delegata del Sindaco alla Cultura, “Eppure, se si pensa a Pasolini lo si identifica con il Friuli prima e con Roma poi: molti ignorano che fu Bologna a dargli i natali. Ma cosa resta di Bologna in Pasolini, e di Pasolini nella Bologna, e nei bolognesi, di oggi? Lo abbiamo voluto indagare con una serie di podcast in compagnia di tante voci del mondo della cultura, delle professioni e della società civile che ringrazio per essersi prestate a dialogare con noi intorno alle parole e alle visioni di Pasolini continuando ad agirle ed agitarle nella contemporaneità.

In apertura, il 3 giugno, il primo appuntamento è con lo “scandalo Pasolini”, il tema della sua omosessualità e della sua vita, affrontato assieme all’avvocata Cathy La Torre, siciliana di nascita ma bolognese d’adozione, attivista nel campo dei diritti LGTBIQ+, e a Filippo Vendemmiati, giornalista e regista, autore del documentario Let’s kiss, premiato agli ultimi Nastri d’Argento, biografia di Franco Grillini, “padre” del Cassero e dell’Arcigay nazionale.

Sua Eccellenza il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Vescovo di Bologna e neo-eletto Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, dà vita assieme al teologo Vito Mancuso ad un appassionante dialogo sul senso della religione in Pasolini (17 giugno), a partire da Il vangelo secondo Matteo (1964), “il più bel film su Cristo” secondo l’Osservatore Romano.

La bolognese Laura Marzadori, che nel 2014, a soli 25 anni, ha conquistato il prestigiosissimo ruolo di Primo violino della Scala di Milano, parla con il critico musicale Luca Baccolini, firma di Repubblica Bologna, della fascinazione di Pasolini per la musica classica, e del ruolo deflagrante che ad essa assegnò nelle sue pellicole, in particolare con l’utilizzo del Bach più sublime ad accompagnare le immagini del sottoproletariato urbano di Roma in Accattone (1 luglio).

Il regista Francesco Costabile, candidato ai David di Donatello 2022 con Una femmina, che a Bologna ha scelto di vivere, esplora il tema delle radici e dell’appartenenza assieme a Federico Savonitto, con cui ha realizzato il magnifico documentario In un futuro aprile dedicato agli anni giovanili di Pasolini (15 luglio).

Di periferie, del paesaggio urbano e umano dei confini, della lateralità, della marginalità, che Pasolini ha raccontato come nessun altro, parlano l’architetto Mario Cucinella - dal 1999 a Bologna con il suo studio Mario Cucinella Architects - che ha fatto della valorizzazione degli spazi periferici uno dei nodi della sua ricerca, e Flavia Tommasini di Cheap, progetto bolognese di arte urbana diffusa.

Del Pasolini poeta, che proprio a Bologna esordì stampando nel 1942 presso la Libreria Antiquaria di Mario Landi la sua prima raccolta Poesie a Casarsa, parlerà uno dei massimi esperti italiani della materia, Marco Antonio Bazzocchi critico, letterario e saggista, ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università di Bologna, del quale è appena uscito il volume “Alfabeto Pasolini” (Carrocci, 2022).

Il podcast “Un poeta sotto ai portici” è prodotto da Meltin Pod e ideato dal Comune di Bologna in collaborazione con MEC&Partners nell’ambito del progetto PPP | 100 anni di Pasolini a Bologna che vede il Comune di Bologna parte del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, istituito con Decreto del Ministero della Cultura del 10 febbraio 2022.