
Sport + Camera 2046
Teatro Arena del Sole e Teatro delle Moline - Del guardar lontano | Stagione 2025/26
Sport + Camera 2046
Teatro delle Moline
Un atleta colto nell’intimità del suo allenamento, l’intreccio di coreografia e cinema che trasforma il gesto danzato in visione.
Una serata per due assoli firmati gruppo nanou.
Sport
Un’atleta si prepara, respira, ripete gesti minimi prima dell’esecuzione dell’esercizio ginnico. È da quell’attimo sospeso, prima che il corpo esploda nel movimento, che nasce il progetto artistico Sport di gruppo nanou. L’allenamento è «il momento di tutte le possibilità di cambiamento – scrive la compagnia – di tutte le potenziali direzioni». In scena si manifestano la concentrazione, i rituali silenziosi, la solitudine di chi si misura con sé stesso. Ogni dettaglio, da un respiro trattenuto a un passo appena accennato, racconta la coesistenza di forza e fragilità. Luci e suoni disegnano uno spazio essenziale che sostiene il corpo e ne amplifica la presenza, trasformando l’attesa in esperienza condivisa. Un’immersione performativa nella soggettiva dell’atleta, per restituirne la tensione, la vulnerabilità e l’energia raccolta prima del gesto. Sport valorizza l’intimità del corpo, la sua capacità di rendere teatro anche il silenzio e l’immobilità. «È il tentativo di cogliere il pensiero dell’atleta prima della vertigine per capirne il silenzio».
Camera 2046
Una figura femminile dal volto nascosto appare, si dissolve, occupa ed evoca spazio. Il corpo diventa presenza che disturba l’ordinario. L’azione si svolge attorno a un telo che Marina Bertoni muove: lo solleva, lo trascina, lo avvolge. Il tessuto delimita spazio e colore, plasmando la scena. Luci e ombre spostano il peso della stanza, suggeriscono volumi che tremano, evadono. Il riferimento è cinematografico: 2046 richiama la stanza nel film In the Mood for Love di Wong Kar Wai, tra desiderio non espresso, attesa, ricordo. Azioni ordinarie si incontrano, si sovrappongono, si perdono nel tempo. Dettagli nelle posture, nei piccoli gesti, generano tensione silenziosa come nei dipinti di Hopper o nelle deformazioni cromatiche di Bacon. Un’esplorazione coreografica tra intimità, memoria e percezione.
Dati artistici
Sport
progetto e coreografie Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci
con Rhuena Bracci
suono Roberto Rettura
scene in collaborazione con Città di Ebla
luci Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci
ringraziamenti Fabio Sajiz
produzione Nanou Associazione Culturale, L’Officina-atelier marseillais de production (Marsiglia, Francia)
coproduzione L’animal a l’esquena e Cra’p (Spagna), Indisciplinarte (Italia), El Teatro (Tunisia), Haraka (Egitto)
con il sostegno di Commissione Europea nell’ambito del programma cultura 2007-2013, parte Cooperazione con i paesi terzi per gli anni 2010 e 2011, Città di Ebla, PimOff
con il contributo di MiC, Regione Emilia-Romagna Assessorato alla Cultura, Founds Roberto Cimetta
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Camera 2046
coreografie Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci
con Marina Bertoni
luci Marco Valerio Amico
scene Rhuena Bracci
produzione Nanou Associazione Culturale
con il sostegno di Teatro Akropolis, Masque
con il contributo di MiC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna
immagine di anteprima di Laura Arlotti
Repliche