Dal 23 al 26 settembre, ore 21

Nel 2009, impressionata dalla devastante campagna militare Piombo fuso lanciata da Israele su Gaza, Caryl Churchill scrive una breve composizione teatrale: 7 dialoghetti tra persone ebree adulte, intente a istruire altrettante bambine sul corso della Storia, dalle persecuzioni naziste alla creazione dello Stato di Israele fino ai bombardamenti sulla Palestina.
Un testo poetico e spiazzante, un sussurro e un grido, che mette al centro l’infanzia come capro espiatorio, testimone innocente o pretesto per le decisioni dei grandi, e ci interroga sulle responsabilità storiche e politiche dell’occupazione e dell’annientamento del popolo palestinese. Andrea Adriatico rilegge il testo portando in scena anche un attore palestinese, Anas Arqawi, dallo storico The Freedom Theatre di Jenin in Cisgiordania.

 

Crediti 

Un’opera per Gaza

di Caryl Churchill
traduzione di Stefano Casi
uno spettacolo di Andrea Adriatico
con Anas Arqawi, Liliana Benini, Nicolò Collivignarelli, Olga Durano
scene e costumi Andrea Barberini, Giovanni Santecchia
suono, immagini e allestimento Eric Benda
e Giulia Serinelli per la cura
prodotto da Saverio Peschechera
produzione Teatri di Vita
con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna

Caryl Churchill, nata a Londra nel 1938, ha esordito all'inizio degli anni ’60 come autrice di radiodrammi polemicamente antiborghesi ed è oggi considerata la più importante e più rappresentata autrice inglese vivente. La sua prima commedia Owners fu prodotta nel 1972 dal Royal Court Theatre. Tra le sue opere più significative, sempre portatrici di tematiche come il femminismo e le politiche sessuali, l’abuso di potere, il colonialismo e la guerra: Cloud nine, Top girls, A mouthful of birds, The Striker, Mad forest, A number, Far away.


Andrea Adriatico, fondatore di Teatri di Vita nel 1993, è regista teatrale e cinematografico, e docente di cinema all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Con i suoi spettacoli esplora le urgenze dei tempi contemporanei, confrontandosi con la politica, lo sradicamento, i diritti e i generi, affrontando autori come Pasolini, Beckett, Mishima, Copi. I suoi ultimi lavori sono a teatro Le amarezze di Koltès e Il piacere I di D’Annunzio, e al cinema Gli anni amari (biopic su Mario Mieli) e il docufilm La solitudine è questa dedicato a Tondelli.

 

Biglietti

Biglietto intero 19 €
Biglietto ridotto 17 €
Biglietto under30 9 €

Abbonamento stagione 79 €
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