
Sentenza Zidane
Empireo e tenebra di un 10 in rivolta, un libro di Annibale Gagliani
Annibale Gagliani presenta Sentenza Zidane. Empireo e tenebra di un 10 in rivolta (Battaglia Edizioni). Con Riccardo Frolloni, Alessandro Iori e Roberto Beccantini. Evento in collaborazione con Lo spazio letterario.
IL LIBRO: Il giudice è l’autore, il processo è pura invenzione, il caso è quello di uno dei calciatori più eleganti e tormentati della storia: Zidane.
Servendosi di un banco di testimoni di lusso, per metà scelti dalla narrazione sportiva vivente – testimonianze esclusive di Francesco Repice, Riccardo Cucchi, Bruno Pizzul, Roberto Beccantini e Max Callegari – e per metà dall’oltretomba creativa – Albert Camus, Charles Baudelaire, Louis-Ferdinand Céline, Jacques Brel e Caravaggio – il giudice-autore ripercorre in dieci capitoli ventuno frangenti infernali e paradisiaci della biografia della leggenda franco-algerina. Dalla prima testata in un campetto dei sobborghi di Marsiglia, al rapporto sofferto con la sua Algeria.
Dalle fragorose cadute a Torino con la maglia della Juventus, alla venerazione e consacrazione al Real Madrid. Fino al tragico finale di sublime perfidia contro l’Italia nel mondiale 2006: la testata a Materazzi, l’addio alla carriera più incredibile di sempre.
Servendosi di un banco di testimoni di lusso, per metà scelti dalla narrazione sportiva vivente – testimonianze esclusive di Francesco Repice, Riccardo Cucchi, Bruno Pizzul, Roberto Beccantini e Max Callegari – e per metà dall’oltretomba creativa – Albert Camus, Charles Baudelaire, Louis-Ferdinand Céline, Jacques Brel e Caravaggio – il giudice-autore ripercorre in dieci capitoli ventuno frangenti infernali e paradisiaci della biografia della leggenda franco-algerina. Dalla prima testata in un campetto dei sobborghi di Marsiglia, al rapporto sofferto con la sua Algeria.
Dalle fragorose cadute a Torino con la maglia della Juventus, alla venerazione e consacrazione al Real Madrid. Fino al tragico finale di sublime perfidia contro l’Italia nel mondiale 2006: la testata a Materazzi, l’addio alla carriera più incredibile di sempre.