30 dicembre 2017, 12:00 @ vari luoghi

Quarto d'ora accademico

visite guidate di 15 minuti

Da sabato 28 ottobre l’Istituzione Bologna Musei propone il Quarto d'ora accademico, un format semplice e veloce per conoscere il patrimonio storico-artistico attraverso visite guidate di 15 minuti, focalizzate su singole opere tra le più significative di ogni collezione.

Sono 35 gli appuntamenti che fino al 30 dicembre si susseguono ogni settimana, in orari differenziati, per scoprire in modo mirato oggetti, di volta in volta sempre diversi, raccontati in un quarto d'ora dai responsabili o conservatori dei musei e dagli operatori dei Servizi educativi dell'Istituzione con modi e linguaggi adeguati a facilitare un dialogo e un'interazione immediati.

Programma:

sabato 28 ottobre
h 12 > Museo internazionale e biblioteca della musica
Organi armonici dalla geometria di Euclide alla storia della musica di Padre Martini (passando per l'anatomia di Winslow) con Giuseppe Ayroldi Sagarriga

sabato 4 novembre
h 12 > Museo del Patrimonio Industriale
Primi a tavola: macchine per tortellini con Miriam Masini
Bologna ha il primato di aver costruito la prima macchina automatica per confezionare tortellini. All'inizio del XX secolo le macchine uscite dall'officina della Zamboni & Troncon di via Frassinago erano in grado di produrre 5.000 tortellini l'ora, l'equivalente del lavoro di oltre venti persone. Nel 1912 la "tortellinatrice automatica a 3 funzioni" ricevette la medaglia d'oro del "Premio Umberto I"; nello stesso anno oltre 100 macchine vennero spedite in Europa e in America.

venerdì 10 novembre
h 17 > Collezioni Comunali d'Arte
L'Apollino di Canova con Antonella Mampieri
Recentemente riattribuito ad Antonio Canova, l'Apollino è una delle sue opere giovanili, scomparsa dai cataloghi dal 1839, quando la prestigiosa collezione parigina del suo proprietario, Giovanni Battista Sommariva, venne messa all'asta.

sabato 11 novembre
h 12 > Museo civico del Risorgimento
99 anni dopo: Il Bollettino della Vittoria con Otello Sangiorgi
Il proclama firmato dal Comandante supremo dell’esercito italiano Armando Diaz il 4 novembre 1918 a conclusione della prima guerra mondiale ebbe un’importanza decisiva sia nell’immediato, sia nei tempi successivi. Quando fu scritto rese chiaro a tutti, italiani, alleati e nemici, chi avesse vinto la guerra e chi invece l’avesse perduta; la cosa poteva non essere così evidente, dal momento che, al momento dell’armistizio, le truppe austro-ungariche occupavano ancora vaste zone dell’Italia.
Nei decenni successivi,  il cosiddetto "Proclama della Vittoria" conobbe una popolarità ancora maggiore: il suo testo venne posto sulle facciate dei Municipi, in tutte le caserme, nelle scuole, nei monumenti, ma anche diffuso da cartoline, stampe, libri scolastici, e letto, insegnato e imparato a memoria da generazioni di italiani.

mercoledì 15 novembre
h 17 > Museo Morandi
Giorgio Morandi. Oggetto con Lorenzo Balbi
La visita guidata propone un'analisi del tema dell'oggetto come presenza, colore, forma, massa, luce, spazio, ombra, nelle rigorose composizioni delle nature morte morandiane.

sabato 18 novembre
h 12 > Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
Un caftano da cerimonia del XVIII secolo con Giancarlo Benevolo
Il Kaftan, caftano o caffetano, è un soprabito maschile da cerimonia indossato da personalità eminenti dell'Impero turco ottomano per mostrare prestigio, potere o ricchezza.
Il suo linguaggio, carico di significati taumaturgici, si esprime attraverso simboli, ricamati in oro e in argento, leggibili come incantesimi di rinascita simili a tatuaggi sul corpo.

mercoledì 22 novembre
h 17 > MAMbo
Marina Abramovic. Performance con Lorenzo Balbi
La visita guidata affronta il tema della performance partendo dal video di “Imponderabilia”, di Marina Abramovič e Ulay, opera iconica della collezione permanente MAMbo e al contempo parte della storia del museo. L'azione dei due artisti si svolse infatti nel 1977 alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna durante la prima edizione della Settimana Internazionale della Performance.

venerdì 24 novembre
h 12.45 > Museo Davia Bargellini
Il teatrino delle marionette con Mark Gregory D'Apuzzo
Sulla parete di fondo della sala VII è riallestito il teatrino per marionette del secolo XVIII. La struttura, dotata di cinque cambi di scena, è di indubbia matrice bolognese e bibienesca; reca, sul prospetto, lo stemma della famiglia forlivese degli Albicini.
Il teatrino è dotato di 74 marionette, 9 cavalli ed una scimmia. Le marionette, coeve anche se appartenenti a serie diverse, sono di fattura veneziana: la collezione è senza ombra di dubbio la più importante in Italia, insieme a quella di casa Grimaldi ai Servi a Venezia, ora conservata al Museo di Cà Rezzonico.

mercoledì 29 novembre
h 17 > MAMbo
Gastone Novelli. Segno con Veronica Ceruti
Quando il segno si fa memoria. Inizialmente vicino alla corrente informale, è l'artista della scrittura e della stratificazione, utilizza segni, lettere, segmenti, crittografie, geroglifici, punteggiature. I suoi quadri, così come le pareti di molti edifici urbani, reccolgono le tracce del trascorrere del tempo, memorie ed emozioni. Decontestualizzato e privato di ordine e chiarezza, il linguaggio perde di senso e diviene puro segno pittorico.

venerdì 1 dicembre
h 17 > Museo Civico Medievale
Il Piviale di Benedetto XI con Massimo Medica
Con il termine piviale si indica un paramento liturgico,  ovvero un’ampia sopravveste da cerimonia che veniva indossata durante le messe pontificali  ed altre cerimonie solenni. Quello del Museo Civico Medievale, recentemente restaurato in occasione della sua esposizione al Victoria and Alber Museum di Londra, rappresenta  uno dei capolavori assoluti dell’opus anglicanum, ovvero di quella particolare tecnica del ricamo inglese, che ebbe grande fortuna, a partire dal Medioevo, in tutta Europa. Spesso veniva  utilizzata per realizzare importanti paramenti liturgici destinati ad alti prelati e pontefici, come accadde anche nel caso del piviale bolognese che i documenti attestano essere appartenuto a Papa Benedetto XI, eletto nel 1303 alla morte di Bonifacio VIII. Come è documentato per altri piviali inglesi è probabile che anche questo fosse stato donato al papa dal re di Inghilterra Edoardo I.

sabato 2 dicembre
h 12 > Museo del Patrimonio Industriale
Mister Cube: il dado da brodo nasce a Bologna! con Miriam Masini
La visita guidata è dedicata alla macchina automatica per confezionare dadi da brodo prodotta dalla ditta bolognese Corazza nel 1959. Grazie ad una modifica innovativa apportata con l’introduzione di sistemi meccanici di dosatura ed incarto del prodotto, l'azienda riuscì ad imporsi sul mercato internazionale, facendo guadagnare a Natalino Corazza il “titolo” di Mister Cube.

mercoledì 6 dicembre
h 17 > Collezioni Comunali d'Arte
Gli Automi dell'Orologio di Piazza Maggiore con Silvia Battistini
La storia degli automi in legno scolpito policromo, opera di un intagliatore bolognese del XV secolo. Fissati su una grande ruota, i Re Magi preceduti dall'angelo con la tromba si affacciavano su Piazza Maggiore dalla torre di Palazzo d'Accursio allo scoccare di ogni ora, uscendo e rientrando da due piccole porte collocate ai lati di una statua della Vergine col Bambino sovrastante la mostra dell'orologio pubblico.

sabato 9 dicembre
h 12 > Museo internazionale e biblioteca della musica
Riduzioni d'autore. Verdi e Wagner nelle edizioni Ricordi e Lucca, tra pirateria musicale ed hausmusik con Giuseppe Ayroldi Sagarriga
Durante il XIX secolo, lo sviluppo del pianoforte come strumento da salotto, con la sua versatilità alla riduzione di più parti strumentali nella medesima tastiera, è all'origine di una vastissimo catalogo di musiche per piano e voce che attingono alle più celebri arie del melodramma.
In questa novità si inscrivono sia l'ascesa imprenditoriale di case editrici come Ricordi (alla quale è legata la carriera di Verdi) e Lucca (competitor della Ricordi e artefice della diffusione del "wagnerismo" in Italia), sia la complessa e controversa relazione fra creazione, diffusione, fruizione, diritti d'autore, nella musica dell'Ottocento.

mercoledì 13 dicembre
h 17 > MAMbo
Adrian Paci. Corpo con Veronica Ceruti
Il corpo dell'artista come veicolo per narrazioni intime e universali. Le opere di Adrian Paci non raccontano solo una storia personale, ma portano alla luce argomenti universali toccando i sentimenti più profondi.Fotografie in cui si mostra con un tetto ribaltato sulle spalle, a significare il sacrificio dell'abbandono di quello che riteniamo più prezioso, di ciò che conosciamo, di coloro che amiamo per la necessità che ci spinge verso l'ignoto, il dubbio, un nuovo inizio.

sabato 16 dicembre
h 12 > Museo civico del Risorgimento
Il Giovan Maria Damiani di Antonio Puccinelli con Otello Sangiorgi
La visita rievoca l'epoca dell'Italia garibaldina ripercorrendo le vicende esemplari del valoroso combattente Giovan Maria Damiani che fece parte dei Mille e partecipò a tutte le campagne d'Italia dal 1848 al 1867, a partire da un suo ritratto celebrativo di fine '800.

mercoledì 20 dicembre
h 17 > Museo Civico Medievale
Il Nettuno di Giambologna con Mark Gregory D'Apuzzo
Al centro della sala dei bronzi del Museo Medievale è visibile una celebre opera eseguita dallo scultore fiammingo Jean de Boulogne, noto come Giambologna, attivo per lunghi anni con la sua bottega a Firenze, ma che soggiornò più volte a Bologna per lavorare alla celebre fontana di piazza.
Il "Nettuno" esposto è uno dei bozzetti preparatori modellati dall'artista per la grande scultura, identificato a Vienna e ricondotto a Bologna dal generale Luigi Ferdinando Marsili nel 1711. Esercizio di ardito virtuosismo, il nostro bronzetto presenta un artificioso risalto delle parti anatomiche e una minuziosa resa descrittiva. Nel modo di affrontare l'espressione del volto, concentrato e dalla forte tensione morale, è evidente l’omaggio tributato alla statuaria di Michelangelo, soprattutto al "Mosè" in San Pietro in Vincoli a Roma.

sabato 23 dicembre
h 12 > Museo Davia Bargellini
La Madonna dei Denti di Vitale da Bologna con Silvia Battistini
Il dipinto, firmato e datato 1345, proviene dall'Oratorio della Madonna dei Denti, un tempo ubicato sul colle bolognese dell'Osservanza, presso la chiesetta di Mezzaratta, da cui provengono i celebri affreschi di Vitale e di altri artisti bolognesi del Trecento oggi conservati in Pinacoteca.
L'opera, uno dei capolavori indiscussi del celebre artista bolognese, ne esemplifica al meglio la cultura figurativa elegante e popolare insieme, dove convivono aggiornati richiami al gotico d'oltralpe e una vena di immediata espressività, ricca di spunti "naturalistici", come si vede nel ritratto del committente e nel gesto affettuoso del Bambino.

sabato 30 dicembre
h 12 > Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
Il telaio Jacquard con Silvia Battistini
Durante la visita guidata verrà illustrato il funzionamento di questa macchina settecentesca, modernizzata nel corso del XIX secolo con l'applicazione della tecnica Jacquard, che, sfruttando un sistema a schede perforate, rivoluzionò i tempi della tessitura e l'organizzazione del lavoro di produzione tessile.

Ingresso biglietto museo

Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna ingresso gratuito