Cultura Bologna
copertina di Proiezione  «Vers la Tendresse» | SPORE+ SEMI
12 luglio 2023, 20:00 @ Le Serre dei Giardini Margherita

Proiezione «Vers la Tendresse» | SPORE+ SEMI

Le Serre d’Estate

Terza serata di SPORE, rassegna interdisciplinare che vuole dare una panoramica ampia dell’esperienza diasporica in chiave artistica, culturale e politica.

Otto appuntamenti da luglio a settembre con artiste e artisti emergenti che vivono in Italia, provenienti dal bacino del Mediterraneo, dalla Francia e dagli Stati Uniti: nuove voci che indagano l’arte da una prospettiva radicale, interrogando il punto di vista di chi vive o ha sperimentato sulla propria pelle il tema delle migrazioni e del razzismo strutturale. Da «Diaspora» come idea di dispersione o invasione, a Spore come capacità di contaminarsi e rigenerare futuri possibili.

Programma della serata

Ore 20 > Tenerezza Radicale. Un dibattito a più voci sul tema della virilità, mascolinità e sessualità. Intervengono:

S. Himasha Weerapulige: opera nel cinema, spaziando dal casting allo sviluppo alla ricerca archiviale indipendente. La sua formazione è però legale, declinata nello specifico nelle Critical Legal Studies e nelle Post-colonial studies ed è stata EiC per la SOAS Law Journal per numerosi anni. L’approccio decoloniale maturato nell’ambiente legale è un metodo di analisi che porta nelle sue attività nel cinema e nell’audiovisivo. Himasha è anche curatrice per varie piattaforme diasporiche

Wissal Houbabi poetessa, artista e scrittrice italo/marocchina collabora da anni con diverse realtà politiche, artistiche e culturali con un obiettivo: smantellare e mettere in crisi un sistema (che fino a prova contraria è) strutturalmente razziale, patriarcale e classista. Si muove su vari ambiti, dalla ricerca sul femminismo hip hop alla scrittura di racconti che esplorano la condizione della cultura diasporica. È poeta performativa e in questo campo sperimentale prova a rompere le maglie della linguistica e del linguaggio poetico, usa le parole come argilla interrogando il rapporto tra lingue e dialetti, tra suono e senso.

Anthony Chima: attivista di origine nigeriana residente in Italia, a Bologna. Si occupa e scrive di razza, cultura, identità e diritti. Nei suoi lavori prova a intrecciare questioni di antirazzismo, diversità culturali, genere, classe, e salute mentale. Perché, come scrive, «Questi formano un’intricata tela di oppressione strutturale che colpisce una certa parte della popolazione». Ha portato avanti in questi anni tutte queste lotte, insieme a varie realtà tra cui il Coordinamento Antirazzista Italiano, la campagna Dalla Parte Giusta Della Storia, Hayat APS e l’associazione Regaz dei Fava di Bologna attraverso percorsi di formazione, interventi sociali e sportivi e iniziative culturali.

Selam Tesfai è nata e cresciuta a Milano da genitori eritrei, entrambi impegnati nel Fronte Popolare di Liberazione Eritrea. Durante l’università si avvicina alla lotta per il diritto alla casa, una vertenza caratterizzata dal protagonismo di donne straniere che vivono i quartieri popolari, in prima fila per difendere i diritti di tutte e tutti. Da quel momento l’attivismo diventa centrale, organizzare comunità capaci di costruire soluzioni concrete in reazione alla crisi economica e sociale, al razzismo e alla violenza di genere. Il suo obiettivo è mantenere viva questa comunità che la tiene a galla in un mare di ingiustizie e discriminazioni. Selam Tesfai, attivista di Cantiere Milano.

Claudio Nader (Osservatorio Maschile)


Ore 21,30 Proiezione di Vers la tendresse di Alice Diop (FRA, 2016, 38′)

In collaborazione con MUBI Italia e all’interno della rassegna SEMI. Visioni di cambiamento alle Serre da maggio a settembre.

IL FILM
È difficile parlare di amore, non sappiamo cos’è. Il sentimento è un concetto trasmissibile e dunque anche facile a perdersi nelle maglie della società, capaci a volte di stritolare le persone che vi vivono dentro. In Vers la Tendresse, quattro ragazzi della Banlieue parigina raccontano il proprio rapporto con l’amore e la mascolinità, intrecciandolo alle dinamiche disfunzionali che muovono la collettività. Per quanto infatti le singole storie siano profondamente personali, emergono significati comuni su un’idea di società basata sul consumo e il potere, nonché un senso condiviso di segreta vergogna, paura e amarezza.


Ingresso libero.