15 luglio 2015, 21:30 @ Parco della Zucca

Premio Scenario per Ustica

presentazione dei progetti finalisti

Mercoledì 15 luglio saranno presentati, nella forma di studi scenici di venti minuti ciascuno, i cinque progetti finalisti del Premio Scenario per Ustica: 

Kitchen Stories #1: Tutto l'Amore è Clandestino di Ditta Alesse Argira (Roma)
Gianni di Caroline Baglioni
Courage! di Muré Teatro
Scusate se non siamo morti in mare di Arte Combustibile
2001: Odissea sulla terra di Cerbero Teatro.

I cinque lavori provengono direttamente dal Festival di Santarcangelo, dove nei giorni scorsi si è svolta la finale del Premio. Il vincitore riceverà ufficialmente il premio da Daria Bonfietti nel corso della serata.

Kitchen Stories #1: Tutto l'Amore è Clandestino di Ditta Alesse Argira (Roma), di Barbara Alesse (anche regista) ed Ernesta Argira, con Ernesta Argira, è la storia d’amore fra un’attrice italiana e un operaio tunisino. La loro vita viene fatta precipitare dalla Bossi-Fini dentro un film: fughe, travestimenti, perquisizioni, manette. Lo spettacolo parla di una ricetta di cucina che è metafora della loro ricetta d’amore alla quale manca un ingrediente, rinchiuso in un barattolo: è trasparente e insapore. Ma in quel barattolo c'è tutto: la possibilità di litigare e di lasciarsi - senza pensare che questo porterà alla prigione - la possibilità di andare a cena fuori, di lavorare, di fare un viaggio dove a loro piace. Cosa c'è in quel barattolo?

Gianni di e con Caroline Baglioni (Perugia), è ispirato alla voce di Gianni Pampanini, lo zio con problemi maniaco-depressivi del quale l’attrice ha ritrovato molti anni dopo la voce incisa su tre audiocassette, dove Gianni ha gridato i suoi desideri, cantato la sua gioia, espresso la sua tristezza. Caroline Baglioni riporta in vita non solo la voce, ma anche il corpo di quello zio che una volta le faceva paura, la sua figura e le sue movenze, in un toccante e sofferto percorso di scoperta e riconciliazione.

Courage! di Muré Teatro (Pescara), regia e drammaturgia di Francesca Camilla D’Amico, con Francesca Camilla D’Amico, Martina Morgione e Marcello Sacerdote, racconta di una piccola e giovane compagnia teatrale costretta a emigrare all’estero, alle prese con il suo ultimo spettacolo: una Madre Courage di Bertolt Brecht continuamente interrotta dall’irruzione delle storie reali di emigrazione e resistenza passate e presenti. Sull’onda dell’entusiasmo e sopra un carro pieno di storie, “attraversano il mondo” senza la pretesa di dare risposte ma, forse, di porsi le domande giuste per leggere il nostro tempo.

Scusate se non siamo morti in mare di Arte Combustibile (Milano), testo di Emanuele Aldrovandi, con Davide Giordano, Luz Beatriz Lattanzi, Marcello Mocchi e Matthieu Pastore, regia Fabio Solari, racconta la futuribile condizione di emigranti dei cittadini europei costretti a cercare fortuna nei nuovi Paesi ricchi, fra tratta degli esseri umani e viaggio senza destinazione conosciuta, dentro un container. I personaggi sono due europei, una nordafricana e un trafficante di esseri umani. Il titolo è tratto da un cartello esposto durante una manifestazione a Lampedusa.

2001: odissea sulla terra di Cerbero Teatro (Napoli), di Gianni Spezzano, con Simone Barraco e Mauro Conte, regia Cristel Checca e Gianni Spezzano, mette in scena la memoria del 2001 (il G8 di Genova, l’attacco alle Torri Gemelle, il primo matrimonio tra persone dello stesso sesso, il primo caso di eutanasia…) nei suoi risvolti ancora attuali per i cittadini globali. I personaggi spaziano fra i temi più attuali ma vivono nell’anno 2001, ignari dunque di ciò che è accaduto dopo e che noi abbiamo vissuto fino ad oggi.


In occasione dello spettacolo il Museo per la Memoria di Ustica sarà aperto dalle 20 alle 24. Alle 20 è prevista una visita guidata all'installazione permanente A proposito di Ustica che l'artista francese Christian Boltanski ha realizzato per il museo. 

​Info e prenotazioni:  
tel. 051 6496611 (h 12 – 18) |  mamboedu@comune.bologna.it