C’era una volta un gessaio che aveva tanti asini, magri, brutti e sporchi. Tra tutti questi asini ne aveva uno che era il più brutto di tutti: magro, storto, spelacchiato, con la coda scorticata e le zampe così rovinate che sembrava reggersi in piedi per miracolo. Ma quando il suo padrone gridava: “Avanti focoso!”, l’asino alzava la testa, abbassava le orecchie per essere più aerodinamico e roteando la coda come fosse l’elica d’un aeroplano partiva più veloce d’un raglio!
Non bisogna farsi ingannare dalle apparenze, anche un asino può avere un cuore nobile e i re e le principesse talvolta devono rimboccarsi le maniche per guadagnarsi un po’ di nobiltà.
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