copertina di Nosferatu
7 agosto 2025, 21:30 @ Arena Puccini - Parco DLF

Nosferatu

(USA/2024) di Robert Eggers (133')

Nosferatu

(USA/2024) di Robert Eggers (133')

Con: Willem Dafoe, Bill Skarsgård, Nicholas Hoult, Lily-Rose Depp, Aaron Taylor-Johnson e Emma Corrin

 
 
Thomas è un giovane agente immobiliare che vive a Wissborg, Gemania, assieme alla moglie Ellen. Quando Knock, il suo datore di lavoro, gli propone di andare fino in Transilvania per chiudere un affare, il giovane sposo accetta di buona lena, attratto dall’idea di poter guadagnare una cifra considerevole. Thomas non sa che ad attenderlo in un lugubre castello nei Carpazi è il conte Orlok, inquietante figura misteriosamente collegata ad Ellen.
“Il nuovo film di Robert Eggers dopo The Witch, Lighthouse e The Northman, è di gran lunga la punta più alta della sua filmografia e somiglia al precedente: è cioè un grande film Universal, non uno indipendente, e ha quindi una dimensione spettacolare dell’orrore. È il ri-racconto di Nosferatu di Murnau (praticamente la storia di Dracula ma cambiata quanto basta per non pagare i diritti) con tutti i dettagli che aggiunse Werner Herzog per la sua incredibile versione naturalista del 1979. La finalità però è diversa. Il primo Nosferatu era una sinfonia d’orrore, il secondo era puro romanticismo tedesco, questo è un Nosferatu sessuale, il cui corpo viene prima annunciato, poi nascosto e infine svelato a pezzi, a partire dalle mani, che per il personaggio sono come i canini per Dracula, il particolare che suggerisce il tutto. Le dita lunghe e le unghie artigliose di Nosferatu sono ciò che lo identifica come tale, un demone, e piano piano seguiranno i baffi (per la prima volta!), gli occhi, la testa calva e poi qualche capello. Di scena in scena (fino alla fine!) Nosferatu è sempre un pochino meno in ombra e un po’ più visibile, come se guadagnasse una dimensione corporea più si avvicina al suo obiettivo: Ellen. Come negli altri due film gli eventi sono messi in moto dal fatto che il vampiro vuole comprare una casa a Wisborg perché attratto da questa donna dalle doti medianiche che lo incontra nei sogni. Lui la vuole per sé. Non è un’attrazione romantica come in passato, ma una bramosia simile a quella che si può avere per il denaro ma che, lo scopriamo subito, è sessuale. [...] In tutto questo Lily-Rose Depp, nella parte di Ellen, è ottimamente diretta e non si risparmia fisicamente, sostenendo l’idea che anche Ellen, come Nosferatu, sia un essere che esiste a partire dal proprio corpo. Invece il principale contributo di Bill Skarsgård al suo Nosferatu è questa voce/effetto sonoro. Tuttavia è Willem Dafoe, nel ruolo dell’equivalente di Van Helsing (qui un esperto di occulto) a reggere la solennità di questo grande racconto dell'occulto. La sua capacità di suggerire la presenza di qualcosa di ultraterreno e terribile solo con lo sguardo, il timore e il tono della voce è mirabile.”
Gabriele Niola, Esquire
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