
Nonostante
(Italia/2024) di Valerio Mastandrea (94') | Arena Puccini
Nonostante
(Italia/2024) di Valerio Mastandrea (94')
Incontro con Valerio Mastandrea
In collaborazione con Fondazione Amici di Luca -Casa dei Risvegli Luca De Nigris
In collaborazione con Fondazione Amici di Luca -Casa dei Risvegli Luca De Nigris
Un uomo vive la sua degenza presso un ospedale con assoluta calma e senza il minimo disagio, anzi: si sente liberato da tutte le ansie e le responsabilità della sua solita vita. Tutto cambia con l’arrivo di una scalmanata paziente che, all’opposto, si sente oppressa dalla sua nuova condizione e desidera andarsene dalla struttura al più presto, anche senza aver finito le cure; sconvolto dall’impeto della donna, l’uomo avrà modo di riconsiderare la sua situazione.
“Un gruppo di personaggi senza nome trascorre le sue giornate tra le corsie di un reparto d’ospedale. Si scoprirà ben presto di cosa si tratta, quale condizione stanno affrontando. Ciò che conta è che nelle lunghe giornate passate insieme, questi personaggi costruiscono una specie di famiglia alternativa, condividono timori e speranze, creano legami che disegnano un’altra ipotesi di esistenza. Il rischio, ovviamente, è che questa nuova dimensione rappresenti una specie di rifugio, una zona di sicurezza in cui stare al riparo dalla vita “vera”, quella che si agita dentro e fuori, fino a consumarsi. Se già Ride, il film d’esordio, ci era sembrato un “oggetto inclassificabile”, Nonostante conferma come il cinema di Valerio Mastandrea sia refrattario a qualsiasi collocazione negli schemi e nelle forme abituali della produzione italiana contemporanea. Perché, a parte la commistione di registri e umori, si tratta di un viaggio in un’altra dimensione, quasi “ultraterrena”, dove il fantastico però non è solo un pretesto per rifugiarsi in una bolla distante dal mondo. [...] Eppure, in Nonostante siamo lontani dalle pesantezze retoriche dell’apologo moralista. Qui conta il cuore prima della testa, la fatica del percorso e dell’esperienza prima dei programmi di scrittura. Il tocco è più lieve, viscerale ma tenero. Ed è capace di sfiorare con delicatezza alcune questioni dolorosissime, tutto un vissuto, un grumo di ricordi e affetti, di paure, di alti e bassi che disegnano l’elettrogramma dei battiti cardiaci. Che vivono più nei silenzi che nelle parole, più negli sguardi degli interpreti, da Lino Musella a Laura Morante, che nelle loro azioni.”
Aldo Spiniello, SentieriSelvaggi
“Un gruppo di personaggi senza nome trascorre le sue giornate tra le corsie di un reparto d’ospedale. Si scoprirà ben presto di cosa si tratta, quale condizione stanno affrontando. Ciò che conta è che nelle lunghe giornate passate insieme, questi personaggi costruiscono una specie di famiglia alternativa, condividono timori e speranze, creano legami che disegnano un’altra ipotesi di esistenza. Il rischio, ovviamente, è che questa nuova dimensione rappresenti una specie di rifugio, una zona di sicurezza in cui stare al riparo dalla vita “vera”, quella che si agita dentro e fuori, fino a consumarsi. Se già Ride, il film d’esordio, ci era sembrato un “oggetto inclassificabile”, Nonostante conferma come il cinema di Valerio Mastandrea sia refrattario a qualsiasi collocazione negli schemi e nelle forme abituali della produzione italiana contemporanea. Perché, a parte la commistione di registri e umori, si tratta di un viaggio in un’altra dimensione, quasi “ultraterrena”, dove il fantastico però non è solo un pretesto per rifugiarsi in una bolla distante dal mondo. [...] Eppure, in Nonostante siamo lontani dalle pesantezze retoriche dell’apologo moralista. Qui conta il cuore prima della testa, la fatica del percorso e dell’esperienza prima dei programmi di scrittura. Il tocco è più lieve, viscerale ma tenero. Ed è capace di sfiorare con delicatezza alcune questioni dolorosissime, tutto un vissuto, un grumo di ricordi e affetti, di paure, di alti e bassi che disegnano l’elettrogramma dei battiti cardiaci. Che vivono più nei silenzi che nelle parole, più negli sguardi degli interpreti, da Lino Musella a Laura Morante, che nelle loro azioni.”
Aldo Spiniello, SentieriSelvaggi