Non volevo essere femminista
con Alessandra Domeneghini
di Stella Pulpo
in collaborazione con Alessandra Domeneghini
regia Sergio Mascherpa
produzione Teatro Laboratorio Brescia
Firmato dalla blogger di Memorie di una Vagina, un monologo ironico e grintoso che chiama in causa tutti.
Un spettacolo sul femminismo? Ma no, che noia, ancora?
In fondo, “gli uomini sono fatti in un modo e le donne in un altro”: se ognuno rispetta il proprio ruolo, tutto va liscio.
Ma è proprio così?
Perché generazioni di italiani hanno studiato – e ancora studiano – su antologie o libri di storia dove le donne sono inesistenti, al massimo “mogli di”, incapaci di un pensiero autonomo e divergente?
Perché generazioni di donne sono cresciute – e crescono – pensando che il loro valore sia direttamente dipendente dal gradimento maschile? E, soprattutto, perché le donne hanno sempre vissuto in una condizione di evidente svantaggio politico, economico, sociale, finanziario?
È a questi interrogativi che cerca risposta Stella Pulpo nel suo monologo: un testo che di noioso non ha nulla. Con leggerezza, grinta e ironia, ripercorre il suo ruolo di donna: dalla bimba all’asilo col grembiulino rosa alla liceale simpatica ma, ahimè, “con il culo a tamburello”.
Ci sono donne che hanno lottato per il diritto all’istruzione, all’accesso allo sport, all’aborto, al diritto di proprietà, contro il delitto d’onore.
Fino al 1981, infatti, la vita di una donna valeva meno del furto di un motorino, e fino al 1996 lo stupro non era nemmeno considerato un reato contro la persona.
La cronaca e l'attualità dimostrano che c’è una tendenza a frenare, a tornare indietro.
La parità salariale è ancora lontanissima, i femminicidi si moltiplicano, alcuni diritti acquisiti sono tutt’altro che garantiti.
C’è ancora tanta strada da fare: “Dobbiamo difendere i diritti umani ogni giorno, a ogni passo. Il femminismo riguarda anche gli uomini, perché allarga i diritti e quindi ci rende tutti più liberi. Questa battaglia ci coinvolge tutti, ci interpella, ci include.
Io sono femminista mio malgrado. Femminista perché non potrei non esserlo.”
Stella Pulpo è nata a Taranto e vive a Milano.
È autrice del blog Memorie di una Vagina, giornalista (senza tesserino) e scrittrice.
Da dieci anni si occupa di temi legati alle relazioni affettive, alla parità di genere e alla rappresentazione del femminile.
Ha pubblicato il romanzo Fai uno squillo quando arrivi (Rizzoli, Milano 2017) ed è stata co-autrice di Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza! (Mondadori Electa, Milano 2019), best-seller che ha venduto più di centomila copie.
Lo scorso anno è uscito Esserti fedele sempre, o forse no (Sperling & Kupfer, Milano 2020), un reportage narrativo in grado di illuminare da prospettive diverse la vasta geografia dei legami di coppia — e non solo.