Cultura Bologna
dal 5 al 14 ottobre 2021 @ Teatro Arena del Sole - Sala Leo de Berardinis

Lingua Madre

Repliche:
Dal 05/10/2021 al 08/10/2021 ore 20:30
09/10/2021 ore 19:00
10/10/2021 ore 16:00
Dal 12/10/2021 al 14/10/2021 ore 20:30

Lingua Madre, prima produzione italiana della regista argentina Lola Arias, nasce in collaborazione con abitanti di Bologna con diversi vissuti e provenienze, scelte di vita e desideri. Il gruppo si è formato dopo una fase di ricerca durata quasi due anni, condotta attraverso la raccolta di testimonianze, leggi, statistiche, incontri con studiose e attiviste, doule e medici, operatrici sociali e avvocatesse. Lingua Madre è un territorio per pensare la maternità presente, passata e futura. Concepito come un dizionario da scrivere sul palcoscenico, ogni voce rinnova dall’oggi il senso di una parola antica.

Incontro con Lola Arias e le/gli interpreti a seguire lo spettacolo del 5 ottobre

Cosa significa la parola madre? È necessario essere donna per essere madre? È necessario essere madre per essere donna? Essere madre è una decisione? Di chi? In molti paesi si combatte per legalizzare l’aborto, in altri, in cui era legale, si vuole tornare indietro. In alcuni si discute di crisi delle nascite, di leggi sulla maternità tecnologicamente assistita, sul congedo di maternità/paternità, e in altri di sostegno economico per i figlix, di abbandono scolastico di madri adolescenti, dell’urgenza di soggettivazioni del femminile svincolate dai modelli interiorizzati della cultura patriarcale. Da un anno e mezzo, la regista argentina Lola Arias ha intrapreso a Bologna un’interrogazione radicale sulla nozione di maternità attraverso la raccolta di testimonianze, statistiche, fonti orali, in dialogo con studiose e attiviste, doule e medici, antropologhe, operatrici sociali e avvocatesse. Un gruppo di persone di Bologna ha deciso di rispondere a un questionario sulla maternità con narrazioni, documenti, parole e canto. Crisi demografica, aborto, procreazione assistita, istanze ecofemministe, adozione, maternità non-biologica, surrogacy, scelte childfree sono solo alcuni degli immaginari possibili e attuali della maternità contemporanea sono solo alcuni dei temi dello spettacolo.


Note:
“Nelle ricerche condotte per Lingua Madre sono stati intervistati medici, esperti in fecondazione assistita, ostetriche, doule, avvocati, antropologi, attiviste femministe, attiviste anti-aborto, madri lesbiche che lottano per il riconoscimento dei figli, madri migranti che hanno dovuto lasciare i propri bambini per prendersi cura degli altri, madri adolescenti senza sostegno sociale, madri transessuali, famiglie che hanno scelto la gestazione per altri, famiglie che hanno atteso anni per adottare, donne che hanno dovuto mentire per accedere ai trattamenti per la fertilità, donne che si prendono cura temporaneamente dei neonati prima dell’adozione, persone intersessuali che combattono per rimanere incinte, donne che scelgono di non avere figli. Le conversazioni hanno rivelato che tutte esperienze non sono una questione privata ma spazi di lotta. Come dice il filosofo Paul B. Preciado, la finzione individualista neoliberale ci illude di essere padroni del nostro corpo, in realtà sono gli apparati governativi ed economici a controllare i nostri organi, l’utero in particolare. Non dovremmo sorprenderci che molte attuali battaglie politiche investano il campo della procreazione. Questi vissuti hanno la forza di allargare la portata del nostro sguardo e del nostro pensiero, aprendo domande sul presente e sul futuro: che cos’è una famiglia oggi? La procreazione è un lavoro? E cosa accadrebbe se gli uteri iniziassero a scioperare? E se i bambini nascessero da un grembo artificiale? Lingua Madre è un territorio per pensare l’istituto della maternità, presente, passato e futuro. Come un dizionario scritto sul palcoscenico, ogni voce rinnova il senso di una parola antica.”


Lola Arias (Argentina, 1976) è scrittrice e regista teatrale e cinematografica. Artista poliedrica la cui opera coinvolge persone di diversa estrazione e provenienza (veterani di guerra, ex comunisti, bambini migranti ecc.) in progetti teatrali, cinematografici, letterari, musicali e di arti visive, Arias gioca sulla sovrapposizione di realtà e finzione. Oltre ad aver ricevuto prestigiosi riconoscimenti, i suoi lavori sono ospitati in numerosi festival internazionali tra i quali il Lift Festival di Londra, Under the Radar di New York, il Festival di Avignone, il Theater Spektakel a Zurigo, il Wiener Festwochen, il Festival Theaterformen di Brunswick/Hannover, Spielart Festival di Monaco, Berlinale e presso alcuni dei più importanti teatri del mondo tra cui Théâtre de la Ville di Parigi, REDCAT di Los Angeles, Walker Art Centre a Minneapolis, Parque de a Memoria di Buenos Aires, Museum of Contemporary Art di Chicago e il Royal Court Theatre di Londra.
Attualmente è impegnata nella costruzione del nuovo spettacolo I am not dead, un lavoro sugli anziani, sul loro posto nella società contemporanea, con le sue fratture e le criticità venute fuori con la pandemia, che debutta al Festival Theaterformen di Hannover il prossimo luglio 2022.
https://lolaarias.com/

Prima assoluta
Lingua madre
testo e regia Lola Arias
con Donatella Allegro, Marzia Bisognin, Chiara Bodini, Egon Botteghi, Giovanni D’Alessandro, Eloisa Gatto, Florette Zengue, Martina Zucchini
e la partecipazione di Angela Balzano al processo creativo
scene e costumi Mariana Tirantte
video e luci Matias Iaccarino
direzione coro Meike Clarelli
musiche Meike Clarelli e Davide Fasulo
coreografia Luciana Acuña
dramaturg Piersandra Di Matteo
assistente alla regia
e responsabile produzione Lola Arias Company Laura Cecilia Nicolas
ricerche e casting Piersandra Di Matteo, Cosetta Nicolini
collaborazione alle ricerche bibliografiche Marina Mariasch
traduttrice Teresa Vila
direttore tecnico Massimo Gianaroli
direttore tecnico in sede Vincenzo Bonaffini
direttrice di scena Paola Castrignanò
tecnico video Emanuele Foti
elettricista Tiziano Ruggia
fonico Andrea Melega
macchinisti Davide Capponcelli, Alfonso Pintabuono
sarta Elena Dal Pozzo
responsabile del Laboratorio e capo costruttore Gioacchino Gramolini
costruttori Sergio Puzzo, Marco Fieni (costruzioni in ferro), Jurgen Koci, Tiziano Barone, Riccardo Benecchi
scenografe realizzatrici Ludovica Sitti e Sarah Menichini, Benedetta Monetti, Rebecca Zavattoni, Martina Perrone (tirocinante)
assistenti alla produzione Francesco Vaira, Francesca Lombardi (tirocinante)
produzione ERT / Teatro Nazionale
nell’ambito del progetto Atlas of Transitions
riprese per la scenografia Per gentile concessione della Biblioteca dell’Archiginnasio e del Museo Poggi a Bologna
foto di scena e documentazione video Stefano Triggiani


Lingua Madre si è nutrita, nel suo percorso, del patrimonio di storie e vissuti generosamente condivisi da persone che vogliamo ringraziare una ad una:
Babs, Monica Bernardi, Francesca Bono, Caterina Bonori, Daniela Crocetti, Elisa Dal Molin, Francess Frank, Serena Lanza, Mazen Masoud, Marco Montevecchi, Irene Petris, Viviana Sernagiotto, Marcella Terrusi.
Lungo il processo di ricerca che ha preceduto l’inizio delle prove, sono numerose le persone che abbiamo incontrato e che hanno contribuito attraverso racconti, contatti, punti di vista, studi e ricerche. Un sincero ringraziamento a:
Luciana Apicella, Francesca Bambace, Milena Baschieri, Silvia Bertolini, Dott. Augusto Biasini, Alessia Bilato (Ass. Mondodonna Onlus), Anna Braca (Progetto Cicogna), Simona Brighetti, Dott. Patrizio Calderoni, Grazia  Carboni, Cinzia Carlini, Fulvia Casagrande (Giuridico Cassero), Barbara Cassioli, Silvia Castaldini, Azzurra Celli, Giulia Del Cherico, Lucia Chinni, Paolo Ciotti (Movimento per la Vita), Valeria Contegno (Ass. Mondodonna onlus), Francesca Decimo, Paola Del Monte (Comunità Papa Giovanni XXIII), Daniele Del Pozzo (Gender Bender), Fatima Edhouabi (Ass. Sopra i Ponti/Marocco), Nsinba Eduardo (Ass. Donne Antico Regno del Congo), Pietro Floridia (Cantieri Meticci), Bruna Gambarelli (Laminarie DOM), Michele Giarratano (Famiglie Arcobaleno), Giada Gottardi (Ass. Mondodonna onlus), Luisa Granzotto (Centro Interculturale Zonarelli), Alessandra Gribaldo, Chiara Labanti (Centro per le famiglie di Bologna), Hường Lê Thị Bích (Ass. Italia Vietnam), Sergio Lo Giudice, Barbara Luccarini, Viola Malandra, Stefania Mangione, Nadia Maranini, Federica Mazzoni, Dott. Corrado Melega, Mauro Meneghelli (Gender Bender), Monica Mongiorgi, Claudia Papaveri, Maia Pedullà, Nadia Peres (Ass. A.PU.BO), Sara Rognoni, Maria Silvia Santi, Rossella Santosuosso, Lauriana Sapienza, Angela Sciavilla, Antonella Selva (Ass. Sopra i Ponti/Marocco), Annalisa Sereni, Giulia Sudano (Ass. Orlando), Dott. Sergio Tirelli, Francesca Tommasini (Progetto Cicogna), Alice Torriani, Jasmine Joelle Tsimi Abega (MigraBO Lgbti), Annaline Viejo Urian (Raggi di Sole Ass.ne Donne Filippine), Cinzia Venturi, Maria Elena Zacchia (SAV onlus)