Lo spirito creativo dell’artista (…) può essere metaforicamente rappresentato come la perla che nasce dalla malattia dell’ostrica: come non si pensa alla malattia dell’ostrica ammirandone la perla, così di fronte alla forza vitale dell’opera non pensiamo alla schizofrenia che forse era la condizione della sua nascita.
Karl Jaspers
Dopo aver studiato decine di biografie per un programma tv sui libri, Claudio ha avuto un’illuminazione: gli scrittori sono tutti matti. Hanno subito guerre mondiali, miseria, traumi infantili, tragici amori non corrisposti. Il problema è che Claudio, scrittore anche lui, ha un figlio di quattro anni che manifesta già velleità autoriali. Che fare? Come comportarsi? Da padre non ha dubbi: vietare l’utilizzo della penna. Ma soprattutto contrastare un sistema educativo che obbliga i bambini a studiare la visione della vita di persone che se la sono tolta: Cesare Pavese imbottito di sedativi in una stanzetta d’albergo, Emilio Salgari che si è ucciso con un rasoio, Giovanni Pascoli morto di cirrosi epatica. Perché ci concentriamo sulla bellezza della perla e nascondiamo la malattia dell’ostrica che la produce? Attraverso incursioni nella vita dei grandi e delle grandi della letteratura, l’autore troverà un modo per accompagnare suo figlio nella tempestosa età adolescenziale. Ma soprattutto compirà un viaggio a ritroso nella propria “età a rischio”, riportando alla memoria come i libri lo abbiano curato. Perché gli scrittori ci salvano la vita.