
La lingua batte
un libro di Marcello Walter Bruno
Interventi di Anna Petrungaro e Roy Menarini; modera Jasmina Wallace. Letture a cura di Paolo Billi e Francesco Vitale.
La lingua batte (Efesto, 2024)
Il suono de La lingua batte è nella continuità del proverbio che completiamo leggendo: a fior di labbra. È nel ripasso mnemonico del giorno trascorso, nel riepilogo del fatto e del detto attraverso le parole di Marcello Walter Bruno, che ha trascorso l'intera esistenza nella reticenza del definirsi poeta. Parole che si strutturano in questa raccolta pensata dal primo all'ultimo segno di punteggiatura, dal primo all'ultimo spazio di battitura.
Così, quella poesia praticata dall’autore per tutta una vita come “dono” – come nota a margine di un'immagine, segno vergato a correzione di un articolo, di un saggio o di una tesi di laurea, decoro di una cartolina spedita da lontano e ghirigoro tracciato sui bordi delle pagine di un libro – quella poesia che per forse cinquant'anni è stata regalata – disseminata in forma di quaderni e agendine, lettere e foglietti – ad un vasto e disparatissimo insieme di persone ritenute care, è nel 2022, dallo stesso autore, sistematizzata, organizzata e pronta per essere proposta all'Editore. È segno che l'autore voleva rispondere a una necessità, a un'urgenza che non poteva più essere procrastinata, perché è proprio lì che la lingua insiste a battere, da molto tempo, forse da sempre, esattamente dove fa male, dove c'è dolore.
Il suono de La lingua batte è nella continuità del proverbio che completiamo leggendo: a fior di labbra. È nel ripasso mnemonico del giorno trascorso, nel riepilogo del fatto e del detto attraverso le parole di Marcello Walter Bruno, che ha trascorso l'intera esistenza nella reticenza del definirsi poeta. Parole che si strutturano in questa raccolta pensata dal primo all'ultimo segno di punteggiatura, dal primo all'ultimo spazio di battitura.
Così, quella poesia praticata dall’autore per tutta una vita come “dono” – come nota a margine di un'immagine, segno vergato a correzione di un articolo, di un saggio o di una tesi di laurea, decoro di una cartolina spedita da lontano e ghirigoro tracciato sui bordi delle pagine di un libro – quella poesia che per forse cinquant'anni è stata regalata – disseminata in forma di quaderni e agendine, lettere e foglietti – ad un vasto e disparatissimo insieme di persone ritenute care, è nel 2022, dallo stesso autore, sistematizzata, organizzata e pronta per essere proposta all'Editore. È segno che l'autore voleva rispondere a una necessità, a un'urgenza che non poteva più essere procrastinata, perché è proprio lì che la lingua insiste a battere, da molto tempo, forse da sempre, esattamente dove fa male, dove c'è dolore.
Marcello Walter Bruno (Carolei 1952 - Lucca 2022), autore della raccolta di poesie La lingua batte, è stato professore associato all’Università della Calabria presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, il Dipartimento di Studi Umanistici e il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. Ha insegnato e si è occupato di cinema, fotografia, comunicazioni di massa e teatro.
Anna Petrungaro, poetessa, esperta in scrittura creativa e docente, è stata redattrice della rivista Nosside – Quaderni di scrittura femminile (Rubbettino), fondatrice della Biblioteca regionale delle donne Nosside-Unical, e membro del Laboratorio di Poesia e Arti Visive del Comune di Cosenza.
Roy Menarini è professore ordinario all’Università di Bologna presso il Dipartimento delle Arti, dove insegna Cinema e Industria Culturale, Progettazione e cura di eventi audiovisivi, Linguaggi della Televisione e dei Media Digitali. È direttore artistico di La Settima Arte - Cinema e Industria, un progetto di condivisione e sviluppo culturale curato da Confindustria Romagna, Cinema Fulgor e Cinema Settebello di Rimini e l’Università Alma Mater Studiorum Bologna.
Paolo Billi, direttore artistico, regista e drammaturgo, all’inizio degli anni Settanta è tra i promotori delle prime esperienze di teatro di gruppo a Bologna. Dal 1998 è direttore artistico dei progetti teatrali presso l’Istituto Penale Minori di Bologna e Centro di Giustizia Minorile Emilia-Romagna. Dirige, inoltre, progetti di teatro presso la Sezione femminile della Casa Circondariale di Bologna, l’Istituto Penale Minori femminile di Pontremoli e l’Istituto Penitenziario di Reggio Emilia.
Francesco Vitale, docente, Dottore in Cinema, televisione e produzione multimediale (Università Roma Tre) e poeta poliedrico, ha esordito nel panorama letterario con due raccolte di haiku, Una storia dei giorni che passano (Coessenza, 2015) e Varchi attivi (Edizioni Erranti, 2020).
Jasmina Wallace, biologa di formazione (Università di Bologna), vive in Francia dove lavora nell’ambito della ricerca neuroscientifica presso l’Institut du Cerveau di Parigi.
Il suo legame con il mondo letterario della poesia nasce, oggi, dal profondo affetto, stima, ammirazione e gratitudine che la uniscono allo zio Marcello Walter Bruno, per cui ha curato la pubblicazione postuma di La lingua batte, con il sostegno e la collaborazione degli altri membri della famiglia e degli amici più intimi dell’autore.
Il suo legame con il mondo letterario della poesia nasce, oggi, dal profondo affetto, stima, ammirazione e gratitudine che la uniscono allo zio Marcello Walter Bruno, per cui ha curato la pubblicazione postuma di La lingua batte, con il sostegno e la collaborazione degli altri membri della famiglia e degli amici più intimi dell’autore.