
La guerra intollerabile di Majorana. Leonardo Sciascia e il suo racconto-inchiesta
Con Riccardo Stracuzzi
L’evento fa parte della rassegna GUERRE E PACE a partire dalle lingue, letterature, culture del mondo.
La scomparsa di Majorana è il titolo di uno dei libri – e specialmente di uno dei “racconti-inchiesta”, come li chiama l’autore – di Leonardo Sciascia. Esce presso l’editore Einaudi nel 1975, e in realtà riflette sulle ragioni e soprattutto le disragioni della guerra nucleare. Nell’interpretazione di Sciascia, la “scomparsa” (morte o fuga dal mondo?) del fisico Ettore Majorana è da mettere in relazione con lo sviluppo nucleare della Seconda guerra mondiale (il bombardamento americano di Hiroshima e Nagasaki, nell’agosto del 1945) e con il rifiuto che Majorana oppone – anni prima – alle ricerche fisiche che condurranno alla produzione della bomba atomica. La scrittura di Sciascia non indulge nella ricostruzione del passato – che nel suo caso non è né romanzesca né storica – per il gusto di tornare indietro nel tempo, ma trae spunto da vicende o discussioni che riguardano il suo tempo. È per questo che le domande poste da Sciascia, sia pure con le inevitabili differenze storiche, possono riguardare anche il nostro tempo: quello cui gli spettri della guerra nucleare – variamente evocati negli ultimi anni – sembrano tornati a minacciare la pace europea.
Riccardo Stracuzzi assegnista di ricerca presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, dov’è incaricato di insegnamento (Letteratura italiana contemporanea), è condirettore della rivista Griseldaonline (Italia), ed è redattore dell’Edinburgh Journal of Gadda Studies (Scotland, Uk). Si è occupato principalmente di Carlo Emilio Gadda, di Ugo Foscolo, di narrativa e lirica tra Otto e Novecento, del rapporto tra ideologia e letteratura nella modernità italiana. Ha pubblicato, oltre a numerosi studi in rivista, la monografia Il «Werther» di Foscolo. Una lettura (Bologna, Pendragon, 2020).
