Cultura Bologna
copertina di L'Olimpo sopra Bologna
dal 25 al 27 novembre 2022 @ Luoghi vari a Bologna

L'Olimpo sopra Bologna

Villa Aldini e la collina sacra dell’Osservanza - giornate di studio

L’OLIMPO SOPRA BOLOGNA
Villa Aldini e la collina sacra dell’Osservanza - giornate di studio

«Ça c’est superbe!» Così pare abbia esclamato Napoleone in visita a Bologna nel 1805 ammirando il panorama dal colle dell’Osservanza… E qui, per volontà di Antonio Aldini, segretario di Stato del Regno d’Italia, sorse tra il 1811 e il 1816 il grande edificio neoclassico che da allora domina la città imponendosi all’immaginario cittadino: Villa Aldini.

Mai ultimata, la villa è stata oggetto fra Otto e Novecento di vari progetti di recupero e riutilizzo, mai concretizzatisi. Negli ultimi anni è passata da problematico luogo di accoglienza, crocevia di rifugiati e migranti, a sede della rassegna culturale inosservanza, curata dal Comune e da archiviozeta, che ha riacceso i riflettori sul futuro di questo luogo bellissimo ma segnato dalle ferite di incuria e abbandono.

Ma la villa non è stato il primo edificio costruito sulla cima del colle. Essa infatti ingloba i resti del complesso monastico benedettino di antichissime origini che fu luogo di culto per i bolognesi fino agli espropri napoleonici.

Queste giornate di studio, nate sulla spinta del rinnovato interesse per questo sito carico di memoria, si prefiggono di esplorare, ricostruire e ripercorrere la lunga storia del colle dell’Osservanza e delle costruzioni che vi si sono succedute nel corso dei secoli, onde restituire alla cittadinanza la memoria di una realtà da sempre protagonista della vita felsinea. Venerdì 25 e sabato 26 novembre, organizzate in quattro sessioni e scandite secondo una sequenza cronologica, le voci di molteplici narratrici e narratori si alterneranno per raccontare le origini, le leggende e le vicende del complesso monastico, la nascita, la costruzione e la decorazione della villa, l’abbandono del progetto seguito da un progressivo declino, interrotto da nuove accensioni innescate dal suo potenziale scenografico, culminate nella scelta di Pier Paolo Pasolini di utilizzarla come set per il film Salò o le 120 giornate di Sodoma.

Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti di archiviozeta hanno fortemente voluto, progettato e organizzato queste giornate, pensate come occasione unica di approfondimento e riflessione su questo luogo meraviglioso e pieno di complessità. Un momento di scoperta, di scavo negli archivi, per approfondire e far riaffiorare la memoria di questa antica collina sacra e profana, con l’obiettivo non solo di ampliarne la conoscenza ma anche di contribuire alla sensibilizzazione nei confronti del suo destino, affinché sia restituito alla vita della collettività.

Il percorso si concluderà domenica 27 novembre al mattino con una sorta di rito propiziatorio: una lettura en plein air itinerante nel parco della villa,  a contatto con gli alberi, delle parole ramificate di Dino Buzzati.

Programma

venerdì 25 novembre
LA COLLINA SACRA NEL MEDIOEVO
mattina, Museo internazionale e biblioteca della musica
Palazzo Aldini Sanguinetti, strada Maggiore 34

10.30 saluti
10.45 Alessandro Vanoli, Culti e miti della collina: una prospettiva sull’Osservanza
11.15 Francesca Roversi Monaco, La fondazione della Rotonda del Monte tra storia e leggenda
11.45 Paolo Cova, Rotonda del Monte anno zero: i loca sancta gerosolimitani in Emilia
12.15 Gianluca del Monaco, Il Trecento bolognese nella Rotonda del Monte: la Madonna della Vittoria e la Madonna di Giovanni da Piacenza di Simone di Filippo
12.45 Giacomo Alberto Calogero, Il cardinale Bessarione, Galasso ferrarese e un “mortorio” della Vergine intorno al 1455

LA COLLINA PROFANA
pomeriggio, Villa Aldini
via dell’Osservanza 35/37

15.00 visita alla Rotonda
15.30 Francesca Lui, Il palazzo di città e la villa “al Monte”. Le residenze di Antonio Aldini nella Bologna napoleonica
16.00 Silvia Medde, Protagonisti e progetti della trasformazione del complesso del Monte d’inizio Ottocento in «museo d’arti viventi» per Antonio Aldini
16.30 Antonella Mampieri, Un Olimpo per Napoleone. La vicenda del frontone di Villa Aldini: iconografia programmatica, modelli tra Antico e Moderno, tecniche esecutive
17.15 domande e riflessioni conclusive

 

sabato 26 novembre
RESTAURI E NUOVI ABBANDONI
mattina, Villa Aldini
via dell’Osservanza 35/37

10.30 saluti
10.45 Daniele Pascale Guidotti Magnani e Valentina Gili, La Madonna del Monte riscoperta. L’opera di Guido Zucchini e della Bologna Storico Artistica a Villa Aldini
11.15 Sofia Nannini, L’altra villa: la casa di riposo per le madri e le vedove di guerra (1937–43)
11.45 Tarcisio Arrighi, Il GVC per trent’anni a Villa Aldini
12.15 visita alla mostra Pasolini a Villa Aldini

IL NOVECENTO
pomeriggio, Museo Civico Medievale
Palazzo Ghisilardi Fava, via Manzoni 4

15.00 saluti
15.15 Enrico Tabellini, La città come palcoscenico: le Feste Musicali a Villa Aldini
15.45 Roberto Chiesi, L’immagine di Villa Aldini in “Salò”
16.15 Roberto Diolaiti, Il Parco di Villa Aldini: panorama superbo per i viaggiatori del passato e cornice verde straordinaria per avvicinare alla natura e al paesaggio i cittadini del futuro
16.45 Jadranka Bentini, 1831-2021 Quasi due secoli di storia per salvare Villa Aldini: dal primo Comitato costituitosi nel 1831 al nostro Comitato del 2021
17.15 conclusione e riflessioni finali sul futuro di Villa Aldini

 

domenica 27 novembre 2022 
BOSCO VECCHIO/ ramificazioni da Dino Buzzati

11.00 partenza dal grande cedro di Villa Aldini, via dell’Osservanza 35/37
una lettura itinerante nel parco
con Diana Dardi, Gianluca Guidotti, Giuseppe Losacco, Enrica Sangiovanni
in occasione della Giornata nazionale degli alberi

Bosco Vecchio è una lettura itinerante a contatto con gli alberi: le parole ecologiche di Dino Buzzati sono ramificazioni del mito ma raccontano anche la minaccia in cui siamo immersi. Si attraversa la foresta sacra, abitata da geni, dove affonda le radici l’infanzia dell’umanità, luogo incontaminato che contiene un presentimento d’amore e su cui incombe il vento della distruzione.


ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria sul sito www.archiviozeta.eu