
L'io di carta
un libro di Giacomo Tinelli
Presentazione di L'io di carta di Giacomo Tinelli (il verri edizioni, 2022).Guido Mattia Gallerani (Unibo) e Donata Meneghelli (Unibo) ne parlano con l'autore.
Autofiction, autobiografia, fascinazione/alienazione del soggetto, vita menzognera dell'io. Nella letteratura contemporanea si è osservata una progressiva, crescente diffusione della narrazione in prima persona. Ma per l'io è sostanzialmente impossibile costruire una sincerità che sia anche verità; è impossibile confessare e allo stesso tempo pretendere di essere sincero. Più si proclama indipendente, più l'io ha la necessità di creare simulacri immaginari della realtà cui appoggiarsi, i quali tuttavia modifica a piacimento.
Per definire la questione dell'io e chiarirne il portato, l'autore prende in considerazione alcune opere di due grandi scrittori del presente: Walter Siti ed Emmanuel Carrère. Entrambi gli autori si servono di una prima persona caratterizzata da un atteggiamento psichico perverso, spesso aderente e conformista rispetto all'ideologia contemporanea. In questi casi prende consistenza la distanza tra autofiction e autobiografia: se la prima espone le finzioni che l'io produce, la seconda tenta al contrario di ridurle al minimo. Prefazione di Daniele Giglioli.