Cultura Bologna
copertina di King Khan and The Shrines
25 giugno 2022, 21:30 @ Cortile Casalone

King Khan and The Shrines

Covo Summer

Nel 1999 King Khan decide di allestire una specie di santuario musicale: una band di 8 elementi chiamata The Shrines, assemblata per diffondere il loro gospel hypersessuale in tutto il mondo e diventare famosi per essere uno dei gruppi più divertenti dai tempi di Ike & Tina.
Vestiti con i loro abiti da cerimonia, King Khan e gli Shrines, sono più di un semplice riferimento al soul psichedelico: sono una band capace di devastare, nel corso della loro storia, innumerevoli palchi in tutto il mondo in un'orgia sudata.
Lascia che King Khan & The Shrines entrino nella tua mente, corpo e anima per guarire ogni tua ferita!
Il primo album di King Khan & The Shrines "Three Hairs & You're Mine" è stato prodotto da Liam Watson, registrato nei leggendari Toe Rag Studios di Londra e pubblicato su Voodoo Rhythm nel 2002. Un secondo full-lenght, "Mr. Supernatural", è arrivato nel 2004, poi hanno pubblicato "What Is?!", ricevendo il plauso della critica da tutto il mondo (il disco è arrivato al numero 33 nella classifica dei migliori album di Pitchfork del 2007, mentre il loro brano "Welfare Bread" è arrivato al numero 66 nella Top 100).
I loro più grandi successi, giustamente intitolati "The Supreme Genius of King Khan & The Shrines" sono arrivati nel 2008 su Vice Records e per la prima volta la loro musica è stata ampiamente disponibile negli Stati Uniti. Da allora King Khan & The Shrines hanno suonato in diversi festival importanti tra cui ATP, Coachella, Sasquatch, Pitchfork e South By Southwest. Inoltre King Khan è stato invitato da Lou Reed e Laurie Anderson ad esibirsi alla Sydney Opera House come parte del festival Vivid nel 2010. Nel 2013 King Khan & The Shrines si sono uniti all'etichetta indipendente di culto nordamericana Merge Records che ha pubblicato il quarto album del gruppo chiamato "Idle No More". Il singolo "Darkness", che, come dice King Khan, parla delle "brutte bestie che devono essere domate dentro di noi tutti" e anche il suo "tentativo di fare qualcosa di reale come Nina Simone", è stato presentato in anteprima nientemeno che dal New York Times. Dopo "Idle No More" Khan ha avuto una visione per creare un mazzo di tarocchi che celebrasse il potere nero. Reclutò l'artista di Belfast Michael Eaton e insieme crearono il mazzo Black Power Tarot, sotto la supervisione del regista surrealista Alejandro Jodorowsky, realizzando così il sogno di lunga data di Khan di diventare uno dei "guerrieri spirituali" di Jodo.


PREZZI - prevendita: 15€ + ddp, alla porta: 15€
apertura porte 20:30
inizio concerto 21:30
fine concerto 23:30