Il decreto tridentino sulle immagini. Tra Riforma, Riforma cattolica e Controriforma

In occasione della mostra “Bartolomeo Cesi (1556-1629). Pittura del silenzio nell’età dei Carracci”

Conferenza di Daniele Menozzi, Professore emerito Scuola Normale Superiore di Pisa. 
Nella sessione solenne del 3 dicembre 1563 il Concilio di Trento approvava, all'interno di vari provvedimenti di riforma della Chiesa, il decreto su "L'invocazione, la venerazione e le reliquie dei santi e le sacre immagini".

Il testo era nato in seguito all'esigenza, esposta in assemblea dal riformatore cardinal di Guisa, di rispondere all'iconoclasmo manifestatosi all'interno di alcune correnti del protestantesimo, rivelando anche nell'ambito della produzione artistica quell'intreccio tra istanza di rinnovamento cristiano e controllo ecclesiastico sulla vita religiosa che, caratteristico di diverse misure conciliari, avrebbe segnato per alcuni decenni il periodo successivo alla chiusura dell'assemblea.

La relazione, dopo la presentazione del testo, ne esaminerà le ricadute nelle diverse anime che percorrono il mondo cattolico fino all'affermarsi a Roma, all'inizio del nuovo secolo, di una più decisa tendenza controriformistica.