
Frontiere
Itinerari e visite guidate alla scoperta di luoghi, personaggi e realtà che raccontano significativi momenti della storia economica e sociale di Bologna.
L’Associazione propone al pubblico di Bologna Estate una serie di itinerari e visite guidate in diverse parti della città e del territorio metropolitano al di fuori dei normali circuiti turistici.
Luoghi di FRONTIERA, intesa come limite raggiunto per essere superato e andare oltre, verso un futuro in cui ci sia spazio per nuovi approcci alla realtà, nuove esigenze e nuovi sogni con tutte le incognite e i rischi connessi.
Salti epocali che coincidono con l’arrivo di figure particolari come gli studenti e i professori dell’Università o gli artigiani portatori di innovative tecnologie di inizio ‘300.
Salti epocali caratterizzati da importanti flussi migratori, come quello del periodo postunitario e del dopoguerra, che saranno la linfa vitale dello sviluppo industriale.
Salti epocali che si concretizzano in significative accelerazioni sociali come il lavoro femminile o tecnologiche come le innovazioni in campo medico riabilitativo.
Flussi e riflussi che disegnano e ridisegnano il paesaggio urbano, come potremo vedere toccando i quartieri INA e del’Urbanistica Riformista con i tour “Il sogno di una casa - la terza Bologna”, e “Un Treno alla Barca”.
Diversi modi di dare risposte alle nuove esigenze abitative che si accompagnano a diversi tentativi di costruire una coesione sociale fra i vecchi e i nuovi bolognesi, che conosceremo presso il centro innovativo Salus Space o alla Città del Fanciullo della Cirenaica. Alla luce dei cambiamenti demografici intercorsi, i percorsi delineati possono diventare occasione per gli stessi nuovi residenti di conoscere meglio i luoghi dove abitano e condividere le loro esperienze con i visitatori. Essi narrano infatti memorie recenti e passate che si stratificano, a volte plurali e diverse tra loro, ma tutte essenziali per costruire una forte identità cittadina e di quartiere e per riappropriarsi di un passato comune.
La presenza nel nostro tessuto sociale di tante persone provenienti da paesi dell’est Europa, messa in evidenza anche dai recenti avvenimenti, ci ha spinto a conoscere meglio una realtà religiosa e culturale non troppo nota, con visite alle Chiese in uso alla Comunità Ortodossa.
Un tour davvero particolare sarà quello alle rovine del cimitero del minuscolo borgo di Casola Canina in Val di Zena. Distrutto dai bombardamenti di fine guerra, a lungo abbandonato, si prepara a diventare il primo cimitero interreligioso. Un luogo di pace e di bellezza, che possa accogliere le ceneri, e i corpi dei defunti appartenenti a varie confessioni, così come dei non credenti. Una scelta carica di significato per quella frontiera del fine vita che caratterizza i nostri tempi