Farci.e
performance, prima italiana
venerdì 12 aprile – h 20.00
Sorour Darabi (Iran/F)
Farci.e
performance, prima italiana
In Farci.e Sorour Darabi affronta il rapporto tra linguaggio e sistemi normativi. Proviamo ad immaginarci di provenire da un mondo neutro e di trovarci improvvisamente in un altro in cui a tutto è assegnato un genere. Sorour Darabi è di origine iraniana e nella sua lingua madre – il Farsi – non esiste la distinzione di forma tra maschile e femminile. Da quando vive in Francia non ha mai smesso di cercare dei modi per adattarsi a questo mondo in cui tutto, letteralmente, è maschile o femminile. In Farsi, alla parola “genere” corrisponde il termine “جنسیت jenssiat”, che significa materia. Applicato a un oggetto, jenssiat specifica di che cosa è fatto: la materia/genere del tavolo è il legno. Applicato a esseri viventi – umani o animali – ne specifica il sesso. A partire da questa impossibile traduzione tra lingue e concezioni del mondo, Darabi dà corpo a una serie di interrogativi in cui l’intrico tra attributo e sostanza, essenza e identità crea un mix inestricabile di pelle, carne, ossa, muscoli, sangue, cellule, linguaggio, suono, sessualità e umori, facendo vacillare ogni discorso.
