dal 22 set al 4 nov 2018 @ Rocca di Dozza

Da Alice a Rachel

Il lato oscuro della Fiaba

In occasione della IV edizione di FantastikA, la biennale d'arte del fantastico, la Rocca di Dozza ospita una mostra di Stefano Bessoni.

Bessoni è illustratore, regista cinematografico e animatore stop-motion, dal taglio horror e grottesco.

Oltre alla indiscussa eccellenza tecnica, Bessoni studia accuratamente e minuziosamente ogni dettaglio dei suoi personaggi, quasi come in un’autopsia, per fare emergere ciò che si nasconde dalla superficie e questo consente a chi osserva i suoi lavori, di essere immediatamente catapultato in un mondo altro. Quasi un sottobosco segreto, fatto di strani esseri, teschi, insetti e cupe atmosfere.

Fantastika è anche questo. Mostrare mondi possibili. Mondi che nel quotidiano ci sfuggono poiché non c’è il tempo per soffermarsi a guardare sotto le cose che ci passano veloci davanti agli occhi, non c’è tempo di sognare, ne di avere incubi. Bessoni smonta e rimonta la tradizione secondo una visione filtrata da un immaginario cupo, in cui i protagonisti sono piccoli scheletri che nella loro fragilità non ci spaventano affatto, anzi ci attirano in questo universo in cui ogni piccola cosa assume valore. L’artista attraversa la tradizione, manipolandola a suo piacimento, pur mantenendo un evidente rispetto verso di essa.

Ed è proprio attraversando le tre sale in cui sono esposte 3 fiabe tradizionali (Alice, Pinocchio e Oz), che il visitatore è portato a salire le scale, un ulteriore sforzo per arrivare alla quarta sala, in cui si trovano i lavori inerenti a quella che è una creatura propria dell’autore, Rachel, a sottolineare l’importanza che la tradizione ha per riuscire a raggiungere qualcosa di proprio e di contemporaneo. Qualcosa che in un futuro non troppo lontano potrebbe diventare parte della nostra tradizione. I colori di Bessoni, per quanto cupi, illuminano così un cammino possibile, un sentiero che invita a non avere paura del buio ma a conoscerlo. Per poterlo capire e per lasciarsi rapire dalle meraviglie che nasconde.

La mostra è a cura di Agnese Tonelli, in collaborazione con Ivan Cavini e Roberto Arduini.