Bologna pittrice | il Lungo Ottocento | 1796 - 1915
visite guidate, conferenze, laboratori e tre mostre, dedicate alla pittura bolognese dall’età napoleonica all’inizio della Grande Guerra
Il ricco calendario invernale è l’introduzione alla rassegna ancora più intensa che si realizzerà tra marzo e giugno 2024 intorno a una mostra diffusa su quindici sedi espositive, offrendo un ampio catalogo e varietà di opere, molte mai esposte. Il progetto, ideato dal Museo civico del Risorgimento, ha trovato l'adesione di Enti, Musei, Associazioni, Amministrazioni che da lungo tempo collaborano alla valorizzazione e studio di questo periodo storico segnato da radicali cambiamenti sociali ed economici.
Con la fine del dominio pontificio e l'adesione al Regno d'Italia, Bologna entra in un periodo complesso, caratterizzato da mutamenti urbanistici, sociali ed economici; l’industrializzazione, le lotte sociali e politiche e l'entrata in guerra nel 1915 segnano la fine del secolo. Questo susseguirsi di eventi si riflette nell’ambito della cultura e delle arti, favorendo un confronto tra cultura d’accademia ed avanguardia. Ancora oggi è forte la propensione a definire la scuola locale come “accademica”, come se ciò avesse escluso Bologna da una partecipazione alla vita artistica nazionale. Contribuiscono invece ad arricchirla i Concorsi Curlandesi (dal 1797 e fino al 1936) e il Premio Baruzzi (dal 1885).
Nel corso del Lungo Ottocento, inoltre, in città si costituiscono istituti quali il Collegio Venturoli (1825), società come la Francesco Francia (1894) o il Comitato per Bologna Storica e Artistica (1899), il movimento artistico dell'Aemilia Ars e altre gilde e cenacoli di minore durata: tutte occasioni per sviluppare il gusto contemporaneo. Con la nascita della Società Protettrice delle Belle Arti (1853) vengono organizzate mostre-mercato che avvicinano gli artisti a un pubblico borghese e meno di élite. Tutto questo fervore artistico si riflette in un grande numero di giornali e riviste d’arte e nella nascita di una delle più importanti tipografie italiane, la Litografia Chappuis.
Bologna, pur non avendo le dimensioni di altri grandi centri italiani, è – ieri come oggi – crocevia geografico e culturale della penisola. Il 1888 è l’anno della svolta, sotto il magistero carducciano, la città si candida di fatto al ruolo di capitale culturale della Terza Italia: da una parte le celebrazioni per l’ottavo centenario dell’Università e dall’altra l’Esposizione Emiliana mostrano i progressi compiuti dopo l’unificazione. In questo periodo gli artisti locali non mancano di partecipare alle grandi esposizioni nazionali ed internazionali, svolgendo spesso un ruolo di primo piano, ricevendo commissioni da case regnanti, governi e famiglie di rilievo internazionale.
Queste brevi considerazioni aiutano a comprendere la ricchezza dell'arte bolognese del periodo, anche se oggi risulta difficile averne una visione complessiva. Negli ultimi anni sono state offerte molte occasioni per scoprire singoli artisti o aspetti della pittura bolognese, ma da diversi decenni la città non offre una mostra che faccia il punto sulle tante nuove ricostruzioni biografiche, raccogliendo il contributo degli studiosi che vi si dedicano.
In attesa della mostra diffusa invitiamo a scoprire il Lungo Ottocento bolognese con questo ricco programma di proposte.
Iniziativa promossa dal Settore Musei Civici Bologna | a cura di Roberto Martorelli, Isabella Stancari.
In collaborazione con | Comune di San Giovanni in Persiceto, Confocommercio Ascom Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae.
Con la partecipazione di | 8cento APS, Accademia Belle Arti Bologna, Antichità Barberia, Archivio Fabio Fabbi, Confguide Bologna, ASP Poveri Vergognosi, Associazione Amici della Certosa di Bologna, Associazione Bologna per le Arti, Associazione per le arti Francesco Francia, Bologna Servizi Cimiteriali, Comitato per Bologna Storica e Artistica, Comune di San Lazzaro di Savena, Federagit Guide turistiche, Fondantico, Fondazione Collegio Artistico Venturoli, Fondazione Gualandi a favore dei sordi, Galleria Artifigurative, Galleria de’ Fusari, Galleria del Caminetto, Le Guide d’Arte, MetROzero di Associazioni Jaya e Samà APS, Mirarte Bologna, Museo Ottocento Bologna, Pinacoteca Nazionale di Bologna.