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copertina di Bologna nella rivoluzione della scienza moderna. Ulisse Aldrovandi a cinquecento anni dalla nascita
14 marzo 2023, 21:00 @ Basilica di San Domenico - sala Bolognini

Bologna nella rivoluzione della scienza moderna. Ulisse Aldrovandi a cinquecento anni dalla nascita

I Martedì di San Domenico

Bologna nella rivoluzione della scienza moderna. Ulisse Aldrovandi a cinquecento anni dalla nascita

Bologna nella rivoluzione della scienza moderna Forse non è ancora così noto, ma Bologna è stata una delle città che hanno contribuito in modo notevole alla nascita della scienza moderna e a quella che fu denominata ‘Rivoluzione scientifica’. Già nei primi anni del XVI secolo Copernico a Bologna, studente polacco ospite dell’astronomo Domenico Maria Novara, iniziava i calcoli e le osservazioni che lo avrebbero portato all’eliocentrismo; Berengario da Carpi, prima, e Gaspare Tagliacozzi poi rafforzavano l’impulso dato da Mondino de’ Liuzzi e da Taddeo Alderotti all’anatomia e alla medicina; Scipione dal Ferro, Niccolò Tartaglia, Girolamo Cardano e Ludovico Ferrari rinnovavano gli studi matematici mentre toccò a Ulisse Aldrovandi il compito di dare una nuova dimensione e una illustre prospettiva alla storia naturale. Un ruolo molto importante in questo itinerario doveva giocare a Bologna, nel cuore della Rivoluzione scientifica, l’insegnamento di Galileo che lasciò proprio nell’antico Studio una traccia profonda e duratura. Prima il matematico e geometra Bonaventura Cavalieri, poi il medico Marcello Malpighi seguirono, in ambiti diversi, il metodo dell’autore del Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo e si posero all’inizio di una tradizione del nuovo che vide protagonisti Geminiano Montanari, Domenico Guglielmini, Giandomenico Cassini e, infine, quel Luigi Ferdinando Marsili al quale si deve la nascita a Bologna dell’Istituto delle Scienze, luogo dato alla sola filosofia sperimentale che costituì, per Bologna e per il suo antico studio, una novità gravida di conseguenze. In fatti fu proprio all’Istituto delle Scienze che approdò l’Accademia degli Inquieti che riuniva uomini di scienza ancora giovani ma già ampiamenti noti nella Repubblica delle Lettere come Eustachio Manfredi, Lelio Trionfetti, Domenico Guglielmini e Anton Maria Valsalva. Furono proprio questi giovani maestri a condurre l’impresa marsiliana verso le teorie di Newton che costituirono il punto di arrivo più avanzato della filosofia naturale europea nel XVIII secolo. Sotto il segno di Newton doveva infatti verificarsi una rivoluzione culturale condotta dagli astronomi, che guardavano ormai senza incertezze alla tradizione copernicana; dai fisici che si dedicavano allo studio della luce e del fluido elettrico; dai chimici che seguivano le indicazioni contenute nelle questioni dell’Ottica di Newton; nei medici che disputavano sull’irritazione halleriana e sull’elettricità animale che trovò il suo protagonista in Luigi Galvani. Si trattava ormai di una consuetudine acquisita con le nuove frontiere del metodo sperimentale e con l’avanzamento di un sapere che avrebbe costituito l’ossatura scientifica della nuova università destinata a sostituire nei primi anni del XIX secolo l’antico Studio che abbandonava anche la sua antica sede per insediarsi proprio a Palazzo Poggi dove, l’Istituto marsiliano, aveva collaudato il suo osservatorio, i suoi laboratori, la sua biblioteca. (Walter Tega) ...
 
Intervengono:
 
Annarita Angelini

Ordinaria Storia della Filosofia Dipartimento delle Arti – Università di Bologna

Walter Tega
Professore Emerito di Storia della Filosofia – Università di Bologna

Brunella Torresin
Giornalista

Valeria Cicala
Giornalista


E’ gradita  la prenotazione a: centrosandomenicobo@gmail.com, indicando nome e cognome di ogni partecipante e rispettivi numeri di telefono.

Sarà possibile parcheggiare in Piazza San Domenico, lato sinistro della Basilica, dalle 20 alle 23.30