Cultura Bologna
copertina di Le cose preziose. L’ostinata ricerca di Beatrice Alemagna

Le cose preziose. L’ostinata ricerca di Beatrice Alemagna

Dal 6 marzo al 26 aprile alla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, BOOM! dedica una mostra alla più grande autrice italiana contemporanea di picture book.

Con più di 200 opere la mostra percorre l’intera carriera dell'artista seguendo alcuni fili rossi, tra cui spicca quello della ricerca, evocata anche dal titolo; l’attitudine ostinata dell’artista nel interrogarsi attraverso il disegno diventa visibile grazie a un corpus di bellissimi materiali inediti – schizzi, bozzetti, grandi disegni e taccuini - dove il flusso creativo dell’autrice prende la sua forma dando modo ai visitatori di entrare, letteralmente, nella “officina” Alemagna. 

Nel dialogo fra il lavoro magmatico della ricerca e le tavole “finite” degli albi dell’autrice si farà  diretta esperienza di un’altra insopprimibile caratteristica dell’artista: quella di non potersi mai fermare ai risultati raggiunti, nonostante il successo e la riconoscibilità, e di procedere instancabilmente verso nuove mete, nuove tecniche, nuove forme di rappresentazione, nuovi soggetti da raccontare. 

Il percorso espositivo non segue un ordine cronologico ma si concentra sui nodi più profondi della poetica di Alemagna: la centralità degli spazi - della loro composizione, del loro significato narrativo, del rapporto che instaurano con i personaggi -, la rappresentazione dell’infanzia, la progressiva mutazione nell’approccio al racconto, la centralità degli oggetti costituiscono le sezioni della mostra, senza dimenticare lo spazio dedicato alla “sua” Biancaneve e a una serie di omaggi a grandi della storia dell’arte mai esposti prima.

Il segreto è nella sensibilità di Alemagna nel guardare prima, e rappresentare poi, l’infanzia, sentita sempre come altra, dotata di una “sua” precisa natura. Questa abilità nel cogliere le espressioni, i corpi, i desideri di bambine e bambini ha portato al recente Al parco (Topipittori), bello e dolente nel mostrare un’infanzia ostinata a giocare, anche nel vuoto drammatico dei lockdown degli scorsi anni. Proprio questo libro, realizzato a quattro mani con la scrittrice svedese Sara Stridsberg, le è valso un premio ideato appositamente da Bologna Children’s Book Fair: The Extraordinary Award for an Extraordinary Artist il titolo del riconoscimento speciale allo straordinario talento di un’illustratrice che "ha saputo offrire una prova stupefacente di come l’arte possa dare rappresentazione a un intero periodo di crisi globale, quale la prolungata emergenza pandemica, attraverso uno stile allo stesso tempo poetico e illuminante, e senza alcuna retorica".

 

Alfabeto Alemagna

Ad accompagnare la mostra Alfabeto Alemagna, un prezioso volume monografico curato sempre da Hamelin e inserito nella collana “Topi Saggi”, edita da Topipittori: non un semplice catalogo ma un vero e proprio saggio monografico diviso in 22 voci – dalla A di Animali alla I di Identità alla T di Teatro – che guida lettori e visitatori della mostra nelle stratificazioni e nella complessità dell’opera dell’artista, grazie a un ricchissimo repertorio di immagini spesso inedite e agli interventi critici di Hamelin e di studiosi come Martino Negri, Sophie Van der Linden, Giovanna Zoboli.
In collaborazione con Bologna Children’s Book Fair.
Alfabeto Alemagna si può acquistare alla libreria Trame (via Goito 3/c).

 

Conversazione con Beatrice Alemagna

Beatrice Alemagna è ospite di un incontro pubblico nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna (via delle Belle Arti, 54): giovedì 9 marzo alle ore 16.00 racconterà il suo percorso artistico, i dubbi e l’ostinazione che sempre l’attraversano, i temi e i modi del suo fare illustrazione.

La conversazione con Beatrice Alemagna fa parte di un ciclo di incontri che l’Accademia di Belle Arti, in collaborazione con Hamelin, dedica a grandi artiste e artisti del fumetto e dell’illustrazione.