
Abracadabra
Teatro Arena del Sole e Teatro delle Moline - Del guardar lontano | Stagione 2025/26
Abracadabra
Teatro Arena del Sole
Sala Thierry Salmon
CollettivO CineticO prosegue il progetto sull’autorialità accompagnando il pubblico in un viaggio tra specchi e miraggi, in cui voce e corpo si dissolvono per riapparire altrove.
Un esercizio di magia, una truffa che somiglia al teatro, la confezione lucida della bugia, il fascino di guardare chi guarda. Abracadabra è un viaggio tra specchi e miraggi, in cui voce e corpo si dissolvono per riapparire altrove. Un corpo nuovo, mille e nessuno. Un caleidoscopio verbale, una voce poliglotta, un urlo ventriloquo. Prosegue così «l’azione sismica sull’autorialità» di CollettivO CineticO, iniziata nei Dialoghi, trasformata in spettro in Manifesto Cannibale, esercitata infine come sparizione. Ora l’assenza prende corpo: si fa allucinazione, pensiero, miraggio. Voce e scrittura diventano sostanza viva, parola magica spogliata dal senso e carica d’incanto. Una danza impossibile, ubiqua. Un gioco serio, tentativo poetico di rimettere insieme «la donna tagliata a pezzetti», scrive la coreografa e direttrice della compagnia Francesca Pennini. «Dietro al linguaggio, dentro al sipario, sotto alla pelle / Ci troveremo nel silenzio dopo tutte le cose / Sarà bellissimo non avere più niente da dire».
Dati artistici
testi e voce Francesca Pennini
musiche e cura del suono Simone Arganini
scenografia Alberto Favretto
luci e tecnica Alice Colla
produzione CollettivO CineticO, Fondazione Teatro Stabile di Torino / Torinodanza Festival, Festival Aperto / Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Centrale Fies | Art Work Space
con il sostegno di Regione Emilia Romagna, MiC
e con il sostegno di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica
foto di Laila Pozzo