Cultura Bologna

Musica Insieme | I Concerti

XXXV edizione | 25 ottobre 2021 – 16 maggio 2022

I CONCERTI 2021/2022
XXXV edizione
Teatro Auditorium Manzoni
25 ottobre 2021 / 16 maggio 2022


Musica Insieme torna a Teatro, e con lei tornano in primis molti artisti che attendevamo con trepidazione di ascoltare nel 2020. Inaugurano la Stagione, lunedì 25 ottobre Les Paladins e Sandrine Piau, con un programma tutto incentrato sulle eroine händeliane. E se per Les Paladins si tratta di un debutto a Bologna, per Sandrine Piau è un gradito ritorno, dopo che la abbiamo applaudita nel 2018 per l’intensa interpretazione di Soeur Constance nell’allestimento di Dialogues des Carmélites di Poulenc al Teatro Comunale. Un inizio che ci ricorda come queste figure di donne della storia e del mito, che si chiamino Cleopatra o Armida, Alcina o Ginevra, con i loro drammi e le loro passioni hanno ancora oggi un messaggio da consegnare a tutte e a tutti noi. Un altro importante recupero sarà quello del Trio di Parma, che il 6 dicembre riprenderà proprio un applauso interrotto subito dopo l’inaugurazione di Bologna Modern nell’ottobre 2020: quello che doveva essere un ritratto in tre puntate, continuò quindi con il nostro primo “streaming” dal Teatro Comunale, nel novembre 2020, tanto apprezzato da essere trasmesso a maggio 2021 dalla rete televisiva nazionale lituana. I loro concerti sono stati talmente coinvolgenti, che li abbiamo voluti invitare nella Stagione per completare questo ritratto, un focus sul più importante Trio italiano, da oltre trent’anni sulle scene, e con un repertorio di grande fascino come il Trio op. 8 di Brahms e il Trio “elegiaco” di Čajkovskij. Applaudiremo poi, l’11 aprile, il trio capeggiato dallo straordinario clarinetto di Sabine Meyer che proporrà pagine legate all’amicizia e alla famiglia, come il celebre Trio dei birilli di Mozart o le musiche di casa Schumann, quelle con le quali Clara e Robert raccontavano quotidianamente il loro amore. Ed è proprio una famiglia musicale quella di Viktoria Mullova, fra le più acclamate violiniste dei nostri tempi, e del figlio Misha Mullov-Abbado, contrabbassista e compositore molto affermato sulla scena jazz britannica, che il 21 marzo presenteranno un programma che travalica i confini tra i generi, come ci ha abituato del resto la violinista russa con i suoi progetti speciali, sempre ospitati da Musica Insieme, che la vedono spesso ripercorrere le proprie radici culturali.
Contiamo poi almeno altri cinque debutti in città, con progetti anche “acusticamente” nuovi, come quello del Signum Saxophone Quartet, che insieme al percussionista e autore Alexej Gerassimez il 4 aprile passerà dagli AC/DC a Star Wars, a inedite trascrizioni per quattro sassofoni di classici come The Planets di Gustav Holst. E ancora, il 15 novembre di quest’anno ascolteremo per la prima volta a Bologna i fratelli Sergey e Lusine Khachatryan, armeni, lui violinista vincitore sia del Concorso “Sibelius” che del “Queen Elisabeth”, lei pianista pluripremiata. I fratelli Khachatryan raccoglieranno il testimone di un grandissimo violinista del nostro tempo, Vadim Repin, il cui ritorno insieme a Nikolay Lugansky, previsto per il 24 gennaio 2022, salutiamo con grande gioia, ansiosi di attraversare con loro il mondo delle grandi sonate fra Otto e Novecento, da Brahms a Prokof’ev. A sancire questo legame intergenerazionale, anche i Khachatryan ci porteranno a spasso nel tempo, con il loro programma “Times” che affronta composizioni nate a cent’anni esatti l’una dall’altra, dal 1717 al 1917.
Per il concerto “natalizio” di Musica Insieme, il 13 dicembre, ascolteremo poi un programma tutto italiano grazie alla sapienza di un ensemble barocco come Il Pomo d’Oro, al suo debutto a Bologna, con un ospite speciale come Avi Avital, applauditissimo protagonista con il suo mandolino di uno degli ultimi concerti di Musica Insieme prima del lockdown. Ancora in tema di novità, concluderà la Stagione, il 16 maggio, un’altra coppia “familiare”, quella di Sheku e Isata Kanneh-Mason, rispettivamente al violoncello e al pianoforte. La loro famiglia, originaria della Sierra Leone, è composta da sette fratelli e sorelle dagli 11 ai 24 anni, tutti pianisti, violinisti e violoncellisti, che nel 2021 hanno ricevuto il “Global Award for Best Classical Artists”. Il fatto poi che il duo debba la sua fama presso il grande pubblico all’aver suonato al Matrimonio Reale di Meghan e Harry la dice lunga sui tortuosi percorsi dello star system, ma nulla toglie alla nostra curiosità di accoglierli a Bologna.
 
Non può mancare poi Sua Maestà il pianoforte, e con lui altre due coppie che si ispirano a vicenda, di generazione in generazione: le magnifiche sorelle Katia e Marielle Labèque, in cartellone il 17 gennaio con un nuovo progetto dedicato a Les enfants terribles di Philip Glass, e i giovanissimi fratelli Lucas e Arthur Jussen, per San Valentino il loro debutto a Bologna, forti degli strepitosi successi dei loro concerti e delle loro pubblicazioni per Deutsche Grammophon. Ancora tre nomi giganteschi per i tasti bianchi e neri: Daniil Trifonov (sua l’unica domenica del calendario, il 21 novembre), con un programma che esplora anche pagine meno note di Weber e Szymanowski, Yefim Bronfman, il 28 febbraio tra l’Appassionata di Beethoven e la Terza di Chopin, e il 9 maggio la “leggenda” Grigory Sokolov, il cui programma, come sempre profondamente meditato, verrà annunciato il prossimo autunno. A dimostrare infine che uno strumento “solitario” come il pianoforte può fondersi a meraviglia con gli archi in pagine straordinarie, accoglieremo il 7 marzo il Cuarteto Casals e Alexander Lonquich, uniti in un capolavoro come il Quintetto di Schumann.


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