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Comune di Bologna

Album "Il nome della rosa"

In questa gallery raccogliamo documenti di varia natura che illustrano la genesi e la successiva vita editoriale del romanzo Il nome della rosa di Umberto Eco, che fanno riferimento agli eventi e ai temi trattati nell’opera o che possono avere fornito una base informativa per l’autore. Riguardo a questo punto dobbiamo mettere le mani avanti (come non abbiamo mai fatto per gli altri libri letti dal Gruppo di lettura) per denunciare fin da ora che in alcune occasioni - sempre dichiarate - ci siamo divertiti ad azzardare e a proporre ipotesi che non hanno nessuna pretesa di essere dimostrate o dimostrabili. Ma se si fa una rassegna anche minima dei numerosi saggi o articoli dedicati al romanzo ci si accorge che gli stessi critici di professione hanno spesso azzardato e suggerito ipotesi poco fondate sulle fonti di Eco, tanto che lui stesso - lo vedremo - ha in alcuni casi dovuto stupirsi di quanto leggeva e, se lo riteneva necessario, rettificare. Dunque questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione del testo letterario (quando abbiamo presentato un’interpretazione critica è perché altri l’avevano già proposta e ci sembrava utile discuterne). Questo è il resoconto di un’esperienza di lettura, che si prende la libertà di azzardare un gioco - quello della ricerca di fonti, citazioni, allusioni - che è d’altra parte ben giustificato e anzi incoraggiato sia dall’Eco Autore Empirico che dall’Eco Autore Modello (riprendiamo una terminologia ben diffusa e presente in un saggio che incontreremo spesso, Interpretazione e sovrainterpretazione). Per noi bibliotecari-lettori un invito a nozze che non potevamo rifiutare.

Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 1980. La paginazione è rimasta inalterata nelle numerose ristampe Bompiani che non facciano parte di una specifica collana, comprese quelle a cui sono state aggiunte le Postille a Il nome della rosa (nella gallery forniremo maggiori informazioni sulla vita editoriale del testo).

I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

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prec succ tutti
Michele Pancotto, Le mirabili virtù del sale dell'assenzo, del theriacale... (1612)
Contenuto inserito il 19 gen 2025 — Ultimo aggiornamento il 23 gen 2025

Michele Pancotto, Le mirabili virtù del sale dell'assenzo, del theriacale... (1612)

La pianta dell’assenzio, citata prima per la sua tossicità, ha però anche capacità protettive e curative se assunta in dosi non elevate. In questo volume seicentesco (qui leggibile integralmente online) lo speziale bolognese Michele Pancotto ne esalta le virtù di antidoto contro i veleni. Insieme a questa pianta viene citato il sale theriacale e questo, come vediamo nell’immagine successiva, tira in ballo proprio l’Archiginnasio.

 

Michele Pancotto, Le mirabili virtu del sale dell'assenzo, del theriacale, e del perfetto elettuario contra veleni, co'l magistero di fare, e l'vno, e l'altro. Di fra Michele Pancotto bolognese, spetiale nel Monastero de' reuerendi canonici di San Saluatore di Bologna, Bologna, appresso Gio. Battista Bellagamba, 1612.

Collocazione: 17. V. IX. 21

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