copertina di U.S. Palmese
26 giugno 2025, 21:45 @ Arena Puccini - Parco DLF

U.S. Palmese

(Italia/2024) di Manetti Bros. (122') | Arena Puccini

U.S. Palmese

(Italia/2024) di Manetti Bros. (122')

Con: Rocco Papaleo

Incontro con i Manetti Bros.

 
 
Etienne Morville è una grande promessa del calcio un po' troppo esuberante e incline allo scandalo, tanto da essere cacciata dal suo prestigioso team; Don Vincenzo, pensionato palmense stanco dei continui insuccessi della squadra di calcio locale, vede oltre i difetti di Etienne e fa partire una colletta per ingaggiarlo nella U.S. Palmese: basterà un giocatore da serie A per risollevare una squadra di serie D?
U.S. Palmese è una favola calcistica che utilizza codici narrativi in parte surreali, per raccontare qualcosa di estremamente reale della società in cui viviamo: in un mondo sempre più individualizzato e veloce, la provincia può rappresentare lo spazio ideale per la nascita di idee creative, in grado di dare nuova linfa ai luoghi marginali. C’era un forte rischio che la pellicola cadesse nei cliché che raccontano i piccoli comuni come luoghi spersonalizzati e bucolici, lontani dal traffico metropolitano ma, fortunatamente, nel film dei Manetti Bros. i problemi dei comuni come Palmi sono ben visibili, e non nascosti, a dimostrazione della profonda conoscenza che i registi hanno di questo territorio.”
Giulia Lang, Cinematographe.it
“Ormai si può farlo senza essere presi per folli, avvicinare i Manetti Bros. ai territori cinematografici di Lucio Fulci: ovvero quell’attitudine, apparentemente semplice eppure difficilissima, di attraversare i generi mantenendo la propria identità, il proprio stile, senza rinunciare alle ossessioni stilistiche rincorse e raggiunte. [...] Ne è la prova lampante U.S. Palmese, film con una storia difficilissima per i rischi narrativi: per la approssimativa vicinanza narrativa a Chi Segna Vince, ma soprattutto per il pericolo di cadere in una facile retorica buonista fatta di buoni sentimenti e scontati lieto fine. Rischio dribblato: perché i due conoscono il mestiere e hanno (insieme alla cosceneggiatrice Luna Gualano) una penna felice, ma soprattutto l’intelligenza di uno sguardo originale su ogni questione e per ogni storia. [...] Certo, fin dall’inizio si intuisce bene dove si vuole andare a parare: ma in fondo è così per ogni horror e per ogni thriller, i Manetti lo sanno bene e allora riescono ad infarcire il percorso di detour felici, interpretazioni brillanti (su tutti, Max Mazzotta strepitoso), personaggi centrati.”
Gianlorenzo Franzì, Cinecriticaweb
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