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Il Maestro che salvò la Musica
mostra | tra Padre Martini, Napoleone e Rossini, la vita e le avventure di Stanislao Mattei, custode di tesori e insegnante di geni
Nel bicentenario della morte, il Museo della Musica dedica a Stanislao Mattei (Bologna, 10 febbraio 1750 – Bologna, 12 maggio 1825) un focus nelle sale espositive per riscoprire la vita e le imprese dell’allievo prediletto di Padre Martini.
Attraverso documenti inediti, lettere, spartiti e testimonianze, vengono ripercorse le rocambolesche vicende attraverso cui Mattei salvò dalle confische napoleoniche l’inestimabile collezione martiniana – oggi cuore del Museo. Viene ricostruito poi il suo ruolo nella fondazione del Liceo Filarmonico (l’attuale Conservatorio G.B. Martini) e la sua influenza su allievi come Rossini, Donizetti, Morlacchi, Pacini e Paër.
Avviato agli studi ecclesiastici fin da piccolo, a 15 anni è già chierico tra i frati francescani a Bologna e a 22 anni diviene sacerdote e confratello del grande Padre Giambattista Martini che seguì nella vita religiosa come frate minore conventuale. Fu lo stesso Martini a volerlo prima suo coadiutore e sostituto nella conduzione della Cappella Musicale di S. Francesco di Bologna e poi come vero e proprio “successore designato” del fondamentale lascito bibliografico dello storico, compositore, erudito e insegnante francescano.
La mostra ripercorre la vita artistica di Mattei, che fu Accademico Filarmonico e maestro di Cappella al Santo di Padova (per un breve periodo) e, sino alla morte, a S. Petronio di Bologna.
Ma soprattutto getta nuova luce sulle due vicende che - narrate spesso per via puramente aneddottica e senza particolari riscontri documentari - lo hanno reso celebre: il suo contribuito al mantenimento in città “senza minima diminuzione” delle collezioni martiniane (oggi nucleo fondante del Museo della Musica) in seguito alla soppressione delle corporazioni religiose del 1797 e la nascita del Liceo Filarmonico di Bologna (l’attuale Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini) nel 1804, di cui ricoprì la carica di primo insegnante di contrappunto e nel quale ebbe tra i suoi numerosi allievi Rossini, Donizetti, Paer, Morlacchi...
A partire dalle ricerche per la mostra sono recentemente emerse le prime attestazioni scritte del celebre e "rocambolesco" salvataggio della collezione da parte di Mattei dalle spoliazioni napoleoniche.
Tali documenti documenti verranno per la prima volta esposti ed accostati ad altri inediti come la lettera del 1770 in cui Martini designa padre Mattei suo successore (proveniente sempre dal Convento di S. Francesco) e a numerose opere conservate presso il Museo della Musica, come il suo testamento, gli spartiti della cantata a tre Felsina in catene composta in occasione dell’ingresso in città delle truppe austro-russe nel 1799, dell’oratorio La Passione di Gesù Cristo signor nostro (in cui sostenne la parte di Maddalena un giovanissimo cantore che rispondeva al nome di Gioachino Rossini), la partitura del Pianto di Armonia (primo elaborato di Rossini con correzioni di Mattei in qualità di suo insegnante) e i registri di classe - di mano di Mattei - in cui compaiono le vicissitudini del giovane allievo Rossini (anni 1806-07 / 07-08 / 08-09 fino a quello del 1809-10 in cui lo sconsolato insegnante scrive di uno scalpitante ed impenitente Rossini “partito per Venezia”), ma anche - ex multis - di Donizetti, Pacini, Paër e Mombelli (1815-16 e 16-17).
Un percorso guidato tra arte, storia e avventura che celebra il frate francescano che, con coraggio e genialità, protesse il passato per dare voce al futuro della musica.
La mostra è a cura di Enrico Tabellini e Cristina Targa, Museo della Musica, con il contributo di Elisabetta Pasquini. In collaborazione con Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, Biblioteca S. Francesco e Archivio Storico del Comune di Bologna.
Eventi e visite guidate alla mostra:
domenica 14 dicembre ore 17
In buone mani
da Benedetto XIV a padre Mattei la storia di tutti i salvataggi della collezione di Padre Martini
visita guidata con i curatori alla mostra Il Maestro che salvò la musica
con Elisabetta Pasquini ed Enrico Tabellini
domenica 28 dicembre ore 15.30
martedì 6 gennaio ore 11
FestivaMente
visite guidate alle collezioni con focus sulla mostra Il Maestro che salvò la Musica
venerdì 16 gennaio ore 17.30
Gioachino "disonore della scuola"
narrazione di Marco Beghelli
domenica 22 febbraio ore 11.00 / replica ore 15.30
Odio i Filosofi!
Intrighi, travestimenti e satira nel cuore della Bologna napoleonica
prima reprise moderna degli intermezzi di Lorenzo Gibelli e Stanislao Mattei
concerto itinerante nelle sale del museo di Fortuna Reditus Ensemble
Cecilia Rizzetto soprano
Vincenzo di Donato tenore
direttore Roberto Cascio
Orari di apertura ordinari:
martedì, mercoledì e giovedì ore 11-13.30 e 14.30-18.30
venerdì ore 10-13.30 e 14.30-19
sabato, domenica e festivi ore 10-19
Orari di apertura per le festività natalizie:
8 dicembre (Immacolata) ore 10-19
24 dicembre (Vigilia di Natale) ore 10-14
25 dicembre (Natale) CHIUSO
26 dicembre (Santo Stefano) ore 10-19
31 dicembre (San Silvestro) ore 10-14
6 gennaio (Epifania) ore 10-19