copertina di Gli amanti di Franz K.
8 dicembre 2025, 18:30
  • @ La confraternita dell'uva - Libreria indipendente

Gli amanti di Franz K.

presentazione del libro di Burhan Sönmez

Dalla Turchia, Burhan Sönmez presenta Gli amanti di Franz K. (Nottetempo Edizioni), un romanzo d’amore e vendetta tra Parigi e Istanbul, Berlino Ovest e Tel Aviv, sullo sfondo delle tensioni che scuotono la Storia alla fine degli anni ’60. L'autore dialoga con Eleonora Masi (Cose turche Podcast). Traduce Massimiliano Bonatto.
In collaborazione con Biblioteca Amilcar Cabral e Cose turche Podcast. Segue firmacopie.

Berlino Ovest, 1968. Mentre una rivolta giovanile travolge l’Europa in piena Guerra Fredda, due uomini si fronteggiano al tavolo degli interro­gatori. Il primo, Ferdy Kaplan, ha sparato a uno studente, uccidendolo.
Il secondo, il commissario Müller, sta cercando di scoprire perché. In un botta e risposta serrato in cui il poliziotto tenta di stare dietro alle svolte di una strana vicenda, il passato di Kaplan viene a poco a poco rivelato: la storia d’amore con l’amica d’infanzia Amalya, la loro comune passione per Kafka, il movimento radicale in cui militavano.
Tra il carcere e le udienze in tribunale emerge che l’obiettivo di Kaplan non era lo studente, bensì un uomo misterioso che camminava vicino al giovane ucciso per errore. L’anziano scampato all’omicidio, si scopre, è Max Brod, l’amico prediletto di Kafka cui lo scrittore aveva affidato le sue ultime volontà chiedendo che i suoi manoscritti fossero bruciati, e che aveva tradito queste disposizioni decidendo non solo di salvarli, ma di pubblicarli interamente.
Così, l’interrogatorio di un assassino si trasforma in un dialogo stringente tra un appassionato amante di Kafka in cerca di “giustizia” e un commissario di polizia che impara sulla letteratura, e sulla “verità”, più di quanto avrebbe creduto possibile.
Alla fine, sul caso e sui lettori resta sospesa l’ombra di una domanda: Brod è vittima o colpevole? In un originale tributo a un autore che sente congeniale, Burhan Sönmez scrive un romanzo d’amore e vendetta tra Parigi e Istanbul, Berlino Ovest e Tel Aviv, sullo sfondo delle tensioni che scuotono la Storia alla fine degli anni ’60.
 
Burhan Sönmez è nato nella regione anatolica di Haymana, vicino ad Ankara, da una famiglia curda.
Laureatosi in Giurisprudenza, ha lavorato come avvocato spe­cializzato in diritti umani. Dopo essere stato aggredito e ferito dalla polizia turca, è stato rifugiato politico in Inghilterra per circa un decennio, iniziando a scrivere romanzi durante l’esilio.
Ora vive tra Istanbul e Cambridge, dove è Senior Member dello Hughes Hall College e del Trinity College dell’Università di Cambridge.
Riconosciuto come una delle rivelazioni del panorama narrativo contemporaneo, ha pubblicato con nottetempo i romanzi Istanbul Istanbul (2016, 2023), Labirinto (2019), Nord (2021), Pietra e ombra (2022, selezionato nella cinquina dei finalisti del Premio Strega Europeo 2023) e Gli innocenti (2024), tradotti in oltre quaranta lingue.
Ha scritto per The Guardian, Der Spiegel, la Repubblica. Dal 2021 è presidente del Pen International. Ha vinto il Premio Václav Havel nel 2017 e il Premio EBRD nel 2018.