copertina di Donne, lavoro, cultura: tra ieri e oggi
18 dicembre 2025, 17:45
  • @ Ascom Confcommercio, Palazzo Segni Masetti - Sala dei Carracci

Donne, lavoro, cultura: tra ieri e oggi

ciclo di conferenze nell’ambito della mostra Ineffabile Lea. Lea Colliva (1901-1975) a 50 anni dalla morte

Nell’ambito della mostra al Museo Ottocento Bologna, Ineffabile Lea. Lea Colliva (1901-1975) a 50 anni dalla morte,  il ciclo di conferenze “Donne, lavoro, cultura: tra ieri e oggi” propone un percorso che parte dalle tematiche care a Lea Colliva – il ruolo della donna nell’arte, la libertà creativa, la ricerca di un’identità autonoma – per arrivare alle questioni che coinvolgono le donne di oggi. Attraverso il dialogo tra importanti nomi del panorama culturale e industriale italiano, gli incontri offrono una riflessione corale sull’evoluzione del pensiero femminile, dal primo Novecento fino al contemporaneo, tra arte, società e innovazione.

PROGRAMMA DEGLI INCONTRI

  • Giovedì 11 dicembre 2025 ore 15:30
    Il contesto: dagli Ultimi Naturalisti a Le Cronache
    con Sandro Malossini
    Lea Colliva si formò e visse in un contesto artistico articolato e pieno di vita. Dagli Ultimi Naturalisti, la vicenda culturale si dispiegò fino all’Informale decantato dalla rivista Le Cronache. In mezzo, il Ventennio, con un’arte monumentale e iconica. In questo contesto gli artisti furono anche critici d’arte, come Nino Bertocchi o Nino Corrado Corazza, e portatori di nuovi intenti culturali. Un periodo vivo e pieno di creazione, in cui la Colliva trovò il suo linguaggio espressivo, fino ad arrivare all’esplosione degli anni Sessanta. Partendo dagli anni Cinquanta si analizzerà il contesto artistico e culturale, in rapporto agli artisti a lei contemporanei.

  • Giovedì 18 dicembre 2025, ore 17:45
    Filosofia, arte e memoria: mappe dello sguardo femminile
    con Giulia Heliana Di Loreto e Rey Sciutto
    Un confronto che unisce filosofia, storia dell’arte e memoria sociale: verso l’affermazione di uno sguardo libero, critico e pienamente creativo. La filosofa Giulia Heliaha Di Loreto esplorerà la rappresentazione e l’autorappresentazione della donna attraverso alcune linee teoriche della filosofia antica e contemporanea: da Aristotele, passando per Platone, fino alle letture più recenti dell’estetica femminista, che indagano il rapporto tra corpo e immagine. Una riflessione che non si limita a denunciare forme di esclusione, ma ricostruisce il modo in cui le donne hanno ridefinito (e stanno ancora ridefinendo) il proprio ruolo culturale e simbolico nel corso della storia. Parallelamente, l’intervento del divulgatore Rey Sciutto condurrà il pubblico in un percorso storico- artistico radicato nel territorio bolognese, attraversando figure femminili e narrazioni legate alla città tra tarda età moderna e Ottocento. Dai processi alle presunte “streghe” dell’Appennino bolognese, spesso donne marginalizzate, guaritrici o depositarie di saperi popolari, alle dinamiche di rappresentazione femminile nelle botteghe locali, il discorso metterà in luce come arte e immaginario condiviso abbiano contribuito a definire, limitare o emancipare l’identità femminile.

  • Giovedì 15 gennaio 2026, ore 16:30
    Donne nel commercio tra ieri e oggi
    con Trilli Zambonelli
    Costruire un ponte ideale tra le sfide affrontate da Lea Colliva nel primo Novecento e quelle che le donne incontrano ancora oggi. Da una parte, si analizzerà come i retaggi culturali e le disparità professionali continuino a limitare la piena valorizzazione del talento femminile, offrendo una lettura attuale delle battaglie per l'equità. Dall'altra si mostrerà come lo studio delle artiste del passato, e il recupero della loro memoria, contribuiscano a ridefinire l'immaginario femminile contemporaneo. L’intervento metterà in relazione arte, società e lavoro, evidenziando la continuità di un percorso di emancipazione ancora aperto.

  • Giovedì 22 gennaio 2026, ore 16:30
    Donne e professioniste nella Bologna dell’Ottocento
    con Ilaria Chia
    Tante sono le donne che nel corso dell’Ottocento hanno praticato la pittura nella nostra città. Alcune sono state riscoperte, come Carlotta Gargalli, allieva di Antonio Canova e artista di successo nella Bologna pontificia. Altre attendono ancora di essere riportate alla luce. Tra queste Anna Mignani e Maria Crescimbeni, artiste professioniste, che hanno lottato per affermarsi sulla scena pubblica e guadagnarsi un posto alla pari dei colleghi uomini. La loro produzione, essenzialmente religiosa, è ancora visibile in molte chiese di Bologna e provincia. Poi ci sono le dilettanti, autrici di alto livello ma spesso rimaste nell’ombra, come Carolina Primodì Baruzzi, moglie dello scultore Cincinnato.

  • Giovedì 12 febbraio 2026, ore 16:30
    Forma = presenza
    con Francesca Chiarini
    Un dialogo tra una storica dell’arte, Francesca Sinigaglia, e un’avvocatessa, Francesca Chiarini, per identificare temi comuni tra le difficoltà di Lea Colliva e quelle del mondo di oggi. Il diritto, come l’arte, chiede un pensiero libero, capace di spingersi oltre i confini del già noto. Esplorare, mettere in relazione, osservare da diverse angolazioni per trovare soluzioni nuove e più giuste. La natura, l’intelletto e la tutela dei diritti sono gli strumenti di cura del reale e del presente. Sia l’arte che la legge vengono chiamate a riconoscere, valorizzare e difendere ciò che spesso è ignorato. Entrambe orientate da una stessa radice: la curiosità intellettuale e la responsabilità verso l’altro, che rendono ogni gesto professionale — come ogni pennellata — un atto profondamente umano ma al contempo universale.

  • Giovedì 19 febbraio 2026, ore 16:30
    Mirta Carroli, dal volume al segno
    con Mirta Carroli + Pasquale Fameli
    L’intervento di Mirta Carroli si aprirà con una riflessione sull’importanza del disegno come fondamento del pensiero creativo e della forma plastica. Il disegno non è per l’artista solo uno strumento preparatorio, ma il momento in cui la forma prende vita, in cui il gesto incontra l’idea rivelandone la struttura più profonda. Solo in occasione delle giornate di Art City, il Museo Ottocento Bologna presenta un omaggio speciale alla scultrice e alla sua relazione creativa con Colliva: durante Art City White Night saranno esposti i bozzetti originali della grande opera monumentale che Mirta Carroli sta realizzando in onore dell’artista bolognese. Il progetto prevede la futura collocazione dell’opera nella Rotonda Lea Colliva in via Azzurra, intitolata dal Comune di Bologna nel 2023 per riconoscerne l’eredità culturale. Un incontro tra generazioni e linguaggi: la visione di Lea Colliva rivive nello sguardo contemporaneo di Mirta Carroli, trasformandosi in una presenza pubblica nuova, condivisa e viva nella Bologna di oggi. Una scultura che nasce dal disegno e che restituisce forma alla memoria.

Per informazioni: info@mobologna
mobologna.it 

www.facebook.com/museoottocentobologna