
Ave Medea
DIADE all'interno del progetto Artists in ResidenSì
venerdì 24 ottobre, alle 19.30
biglietto 10-12€
DIADE
Ave Medea
all'interno del progetto Artists in ResidenSì
Lo spettacolo si apre con uno squarcio. Il cadavere è nella stanza. Il pubblico non può ignorarlo. Le parole di Medea guidano il nostro sguardo, uno sguardo pornografico, da peep-show, quello con cui osserviamo assuefatti e imperturbabili le rovine del mondo che ci circonda. La desolazione interiore e la devastazione che Medea ci mostra non può che condurci verso la periferia della narrazione e la costruzione di un grande paesaggio poetico il cui sfondo è Medea stessa: il suo dramma, l’atto tragico, è archetipo della condizione umana. Ave Medea è una preghiera generativa, collettiva e poetica. È un dispositivo scenico che dissolve i confini tra teatro, musica, poesia e installazione performativa. È un paesaggio.
a seguire
Un brandello di Shakespeare nel paradiso dei batteri
incontro con Federica Amatuccio, Andrea Gianessi, Eugenia Galli e Emiliano Albor Boscato | a cura di Lucia Amara (tutor della residenza)
Un paesaggio desolato si stende lungo la trilogia che Heiner Müller dedica al mito di Medea, come su una spiaggia dopo l’arrivo di un’onda alta che ritirandosi ha lasciato in riva rifiuti di ogni genere. Si riconoscono brandelli di una tragedia, forse di uno spettacolo andato in scena millenni fa. Tra gli scarti incede Medea. È l’unica superstite di un naufragio? Da qui sembra prendere avvio Ave Medea di Diade, la cui struttura scenica sarà al centro dell’incontro, coordinato da Lucia Amara in dialogo le artisti e gli artisti. Il pubblico sarà invitato a intervenire per creare insieme una tessitura di comuni riflessioni.
