copertina di Paesaggi con figure  | Operabianco
5 settembre 2025, 17:30 @ Piazza Santo Stefano

Paesaggi con figure | Operabianco

Danza Urbana 2025

Creazione vincitrice di BODYSCAPE nell’ambito di DANCESCAPES 2023, azione di Danza Urbana ETS

VENERDI 5 SETTEMBRE ORE 17.30
Piazza Santo Stefano

durata 90’ 
ingresso libero
durational performance

concept, coreografia e regia Marta Bichisao, Vincenzo Schino
con Marta Bichisao, Luca Piomponi, Beatrice Leonardi, Elsa Gaëlle Pochini, Simone Scibilia produzione PINDOC, OPERABIANCO

>> N.B. Vi invitiamo a portare con voi delle cuffiette e un dispositivo per ascoltare gli audio che riceverete durante lo spettacolo.

La performance si svolge in uno spazio pubblico ad alta densità, una piazza, per abitare con la danza un luogo affollato, rendendo permeabili i confini tra le coesistenti realtà dell’arte e la concretezza del ritmo cittadino. La coreografia è costruita per sottrazione e clandestinità: i performer si mimetizzano e si confondono nelle regole sociali della piazza fino a rivelarsi in piccoli e delicati gesti estranei ai comportamenti abituali dei passanti. L’intensificarsi di questi gesti crea gruppi scultorei in movimento, azioni coreografiche che emergono gradualmente, seguendo un ordine casuale, in ascolto dell’andamento energetico del luogo.

Il pubblico è libero di scegliere come godersi la performance: può muoversi, sedersi a un bar,avvicinarsi o allontanarsi dai performer. Ogni spettatore deve curare il proprio punto di osservazione migliore per generare la propria narrazione unica. La natura transitoria con cui la danza si crea e si disfa in una dimensione in cui tutto scorre senza il minimo controllo, produce visioni che interrogano lo spazio pubblico come possibile luogo di invenzione, delicatezza, fertilità. La ricerca dell’inquadratura cinematografica, in particolare quella di Antonioni, guida la ricerca ritmica e spaziale nella creazione delle danze.

OPERABIANCO

Operabianco è un gruppo di ricerca artistica fondato da Marta Bichisao, dan­zatrice e coreografa, e Vincenzo Schino, regista e artista visivo. Dal 2006 sceglie l’universo teatrale per esplorazioni artistiche tra danza, performing art, arti visive e video. In spazi convenzionali e non, inventa un palcoscenico aperto per dramma­turgie complesse: esperienze immersive che sfidano la forma abituale di fruizione offrendo al pubblico posture e punti di vista alternativi. Indaga la dialettica tra comico e tragico nel rapporto tra performer e palcoscenico, tra uomo e universo. La cultura cinematografica ispira la visione con un continuo passaggio tra primo piano e campo lungo, tra ritratto e paesaggio.