
Il teatro della gente. Da Puccini a Dalla
Presentazione del libro
Venerdì 31 gennaio alle 18, presso la Biblioteca del Conservatorio G. B. Martini di Bologna, nell'ambito del ciclo di incontri organizzato dallo storico Istituto musicale, si terrà la presentazione del libro del tenore e scrittore Cristiano Cremonini, intitolato "Il teatro della gente. Da Puccini a Dalla", Calamaro Edizioni.
All'appuntamento, ad ingresso libero, interverranno Aurelio Zarrelli, direttore del Conservatorio, Luciano Scarpaci, direttore della Biblioteca e modererà il musicologo Piero Mioli, già docente di storia della musica presso il Martini.
Il nuovo lavoro di Cremonini, patrocinato da Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana e
Università di Bologna, con il sostegno di Emil Banca e Cna Bologna, completa il progetto editoriale cominciato nel 2021 col primo volume "Il teatro della gente. Da Farinelli a Wagner", dedicato alla nascita del Teatro Comunale di Bologna e alla tradizione wagneriana di questa città. Si tratta di un viaggio ideale fra musica e storia che ripercorre tutto il Novecento italiano e arriva ai giorni nostri, partendo da alcuni personaggi chiave come i celebri Arrigo Boito, Johannes Brahms, Giuseppe Martucci, Giacomo Puccini e Ottorino Respighi e altre figure da scoprire come i compositori Stefano Gobatti, Luigi Mancinelli, Filippo Clementi e Vittorio Gnecchi.
Non mancano le prime grandi voci del ventesimo secolo, come i tenori Giuseppe Borgatti, Enrico Caruso e Alessandro Bonci, e quelle del secondo dopoguerra, come Maria Callas, Gianni Raimondi, Gigliola Frazzoni, Montserrat Caballé, Raina Kabaivanska e Mirella Freni.
Ampio spazio è riservato a famosi direttori d'orchestra come Arturo Toscanini, Francesco Molinari Pradelli, Sergiu Celibidache e Carlo Felice Cillario e ai sovrintendenti Carlo Alberto Cappelli, Carlo Maria Badini e Carlo Fontana.
Il viaggio si conclude con il “tenorissimo” Luciano Pavarotti e i suoi esordi bolognesi, e con un insolito Lucio Dalla “classico”, voce recitante e regista di opere liriche. Fra i due artisti emerge un’amicizia vera, istintiva, profonda che supera le barriere ideologiche imposte dai diversi mondi dai quali provenivano.
