
Gli ultimi del Risorgimento
presentazione del libro
In occasione del Giorno del Ricordo, giovedì 13 febbraio 2025 alle ore 17.30, presso il Museo civico del Risorgimento di Bologna lo storico Roberto Spazzali presenta il suo ultimo libro Gli ultimi del Risorgimento Democratici, garibaldini, mazziniani tra irredentismo, nazionalismo e rivoluzione (Edizioni Ares, 2024).
Introducono Otello Sangiorgi (direttore Museo civico del Risorgimento di Bologna), Chiara Sirk (presidente Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato di Bologna) e Davide Nanni (presidente Istituto Nastro Azzurro - Federazione di Bologna).
Ingresso libero, fino a esaurimento posti disponibili.
L’iniziativa è promossa da Settore Musei Civici Bologna | Museo civico del Risorgimento in collaborazione con Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato di Bologna, Istituto Nastro Azzurro - Federazione di Bologna, Istituto per la Storia del Risorgimento italiano - Comitato di Bologna e Istituto Regionale per la Cultura Istriano – Giuliano - Dalmata (IRCI), nell’ambito delle iniziative organizzate a Bologna e nell’area metropolitana per il Giorno del Ricordo
Terzo titolo pubblicato dal professore Roberto Spazzali, in collaborazione con IRCI, per Edizioni Ares, Gli ultimi del Risorgimento presenta al lettore il movimento irredentista da una prospettiva inedita e originale. Allontanandosi da una definizione in chiave nazionalistica, l’autore evidenzia sia la natura rivoluzionaria del movimento, sia la sua portata, che arriva a coinvolgere mazziniani, garibaldini e democratici non solo nei territori dell’Impero austro-ungarico ma anche in Lombardia, Romagna, Lazio e Marche. Ispirandosi ai grandi del Risorgimento, questi sognatori aspiravano a un sistema politico democratico, patriottico e legalitario nel rispetto della libertà dei popoli. L’opera di Spazzali rappresenta una biografia corale, che attraverso momenti e personaggi segue le lotte, i sacrifici, le vittorie e le delusioni del movimento nel corso degli anni, fino alla sua disgregazione a seguito dell’impresa fiumana, e al riemergere di alcuni dei suoi sopravvissuti anni dopo, spinti dagli ideali irredentisti a prendere posizione contro il fascismo. Il lettore troverà nomi noti e meno noti, come Fabio Filzi, Guglielmo Oberdan, Nazario Sauro, Gabriele Foschiatti, Ercole Miani. Erano legati al retaggio risorgimentale e volevano rinnovare la politica sulla base di un programma modernissimo: tutela della classe operaia, abolizione dei privilegi di classe, uguaglianza di genere, pacificazione dei contrasti nazionali. Questa parte del movimento irredentista finì nell’oblio quando, dopo la Prima guerra mondiale, mazziniani e liberalnazionali entrarono in crisi. Così scomparvero per una sorta di “eutanasia politica”, come la chiama lo storico Roberto Spazzali nel suo Gli ultimi del Risorgimento, salvo poi tornare anche se la storia era andata avanti. In occasione della presentazione sarà possibile acquistare il volume grazie alla collaborazione della Libreria Il Secondo Rinascimento. Roberto Spazzali (Trieste, 10 maggio 1956), laureato in Storia nel 1981, ha insegnato dal 1983 al 2009 presso istituti tecnici e professionali di Gorizia e di Trieste, per poi occuparsi di progetti didattici presso l’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia e di innovazione didattica e di potenziamento della storia contemporanea presso l’Ufficio scolastico regionale fino al 2020, anno di quiescenza. Ha svolto attività di supervisore di tirocinio presso la Scuola di specializzazione per gli insegnanti della secondaria dell’Università di Trieste dal 2000 al 2009, dove ha insegnato Didattica della storia. Giornalista pubblicista dal 1984 ha collaborato con testate giornalistiche, radiofoniche e televisive, con la Rai e con diverse riviste nazionali. Per oltre vent’anni ha curato le recensioni storiche sulle pagine culturali del quotidiano «Il Piccolo». Ha realizzato documentari televisivi e scritto testi teatrali e radiofonici. Nelle sue attività di studio si è occupato della storia delle istituzioni pubbliche e della storia contemporanea della Venezia Giulia, allestendo mostre, contribuendo e partecipando a diversi progetti di ricerca e istituzioni culturali pubbliche e private. Tuttora continua con le sue ricerche. Collabora con il Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito delle iniziative dedicate al Giorno del Ricordo. È componente della Deputazione di storia patria per la Venezia Giulia e direttore responsabile della rivista «Quaderni Giuliani di Storia». Monografie principali: Foibe: un dibattito ancora aperto (1990); Sotto la Todt (1995, 1998); Epurazione di frontiera: 1945-48 (2000); L’Italia chiamò. Resistenza politica e militare italiana a Trieste 1943-1947 (2003); Radio Venezia Giulia. Informazione, propaganda e intelligence nella “guerra fredda” adriatica (1945-1954) (2013); Una guerra inevitabile. Crisi e dissoluzione della Mitteleuropa (2014); Il bibliotecario di Ventotene. Mario Maovaz: un rivoluzionario per l’Europa dei popoli e l’autonomismo triestino (2017); Pola, città perduta (2022); Il disonore delle armi. Settembre 1943: l’armistizio e la mancata difesa della frontiera orientale italiana (2023), risultato finalista al Premio Acquistoria 2024 per la sezione saggistica. La più recente pubblicazione è Gli ultimi del Risorgimento. Democratici, garibaldini, mazziniani tra irredentismo, nazionalismo e rivoluzione (2024).