
FEMMINISMO DI PERIFERIA
presentazione del libro
Nell’ambito della rassegna BANDITA - La Voce dai Margini presentazione del libro FEMMINISMO DI PERIFERIA | Sonda Ed.
L’autrice Martina Miccichè in dialogo con Rosa Palmisano (TPO), Annamaria Mecchiarello (OffSide Pescarola), Chiara Ferioli (Collettivo Verso)
Dall’essere marginali alla presa di coscienza di venire marginalizzati, fino alla sfida di diventare centrali nel cambiamento sociale. Nelle pagine di questo libro si parla di periferia, come oggetto e soggetto, come ambiente sociale, come costruzione, come spazio di espulsione e identità, nonché dei processi di periferizzazione nelle città e nel globo. Si parla anche del centro inteso come centro cittadino geografico, ma anche come centro e spazio di accumulo del potere, in cui attraverso un sistema ramificato e iniquo, vengono mantenute le disuguaglianze e l’ingiustizia sociale. In particolare, l’autrice si sofferma sull’organizzazione sessista delle città, sul razzismo urbano e istituzionale, analizza gli stereotipi di genere portando in primo piano soggetti spesso silenziati e questioni che difficilmente vengono in mente quando si parla di periferia, come la crisi climatica e l’espulsione degli animali non umani.
Martina Miccichè nasce in Comasina, quartiere alla periferia nord di Milano. Cresce con la testa immersa nei libri e nelle chiacchiere di quartiere. È una scienziata politica, lavora come fotoreporter e scrittrice, si occupa in particolar modo di diseguaglianze, crisi climatica e crisi umanitarie. Tra le altre cose si occupa di teoria critica della digitalizzazione dei processi sociali e politici e ha per questo elaborato la definizione di «classismo digitale». Tiene conferenze in tutta Italia, trattando principalmente di iniquità sistemiche, offrendo un approccio intersezionale e antispecista. La sua voce, il suo lavoro e il suo attivismo cercano di ispirare un cambiamento significativo, duraturo e radicale