
Dino Buzzati nella fortezza di via Solferino
I Martedì di San Domenico
52° anno – 17° incontro
Dino Buzzati nella fortezza di via Solferino
"Oggi sono entrato al Corriere. Quando ne uscirò? Presto, te lo dico io, cacciato come un cane” Così scriveva Dino Buzzati, quando fu assunto al Corriere della Sera nel 1928. Mai previsione si rivelò più errata. L'esistenza di Buzzati, di cui quest'anno ricorre il cinquantesimo dalla scomparsa, si è dipanata interamente in quella redazione. Sui tasti di macchine da scrivere che hanno battuto articoli dedicati ad ambiti differenti: cronache, recensioni, elzeviri, servizi da luoghi lontani o che narrano storie e personaggi intrisi della sua inconfondibile capacità di cogliere la vita, l'eccezionalità come pure la fatica del quotidiano, l'attesa di un riscatto o la dimensione fantastica. Giornalista e scrittore sono le due anime che si compenetrano costantemente nell'autore che ha segnato con il suo stile il Novecento letterario italiano. Dai racconti ai romanzi alle fiabe ai fumetti, Buzzati è di attualità per il suo modo di narrare, di trasmettere a chi lo legge. Abbiamo pensato di soffermarci sulla sua figura attraverso tre voci. Lorenzo Viganò, giornalista in quella stessa redazione/Fortezza in cui Buzzati trascorse la vita, oltre a proporci l'indissolubile legame dello scrittore con il "Corriere" pone uno sguardo sulle sue opere. Roberto Chiesi, critico cinematografico, ci propone l'esperienza che lo scrittore ebbe con il cinema, grazie anche alla trasposizione filmica del romanzo "Il deserto dei tartari". Vittorio Giardino, raffinato autore di fumetti, ci offre la sua interpretazione di un racconto di Buzzati il quale, pure nel mondo delle "matite," viveva una dimensione a lui congeniale. ...
Intervengono:
Roberto Chiesi
Critico Cinematografico
Vittorio Giardino
Autore di fumetti
Lorenzo Viganò
Giornalista del Corriere della Sera e curatore delle opere di Dino Buzzati
Valeria Cicala
Giornalista
E’ gradita la prenotazione a: centrosandomenicobo@gmail.com, indicando nome e cognome di ogni partecipante e rispettivi numeri di telefono.
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Per partecipare si prega di presentarsi muniti di mascherina FFP2 che dovrà essere indossata
Sarà possibile parcheggiare in Piazza San Domenico, lato sinistro della Basilica, dalle 20 alle 23.30