Anora

La vita di Anora, spogliarellista ventitreenne newyorkese, cambia improvvisamente quando incontra Ivan, figlio di un oligarca russo amante del lusso e del divertimento; ben presto tra i due giovani sboccia l’amore, tanto che Ivan chiede la mano della nostra protagonista la quale accetta di buon grado la proposta di nozze, vedendola come una perfetta via di fuga dalla sua squallida vita. La notizia del matrimonio però manderà su tutte le furie i genitori dello sposo, e l’arrivo di due scagnozzi sarà solo il primo di una lunga serie di guai.
Oscar 2025 a Sean Baker per miglior film, regista, sceneggiatura originale e montaggio; a Mikey Madison per migliore attrice
Critics’Choice Award per il miglior film
British Academy Film Award a Sean Baker per miglior casting; a Mikey Madison come migliore attrice
David di Donatello 2025 come miglior film internazionale
Festival di Cannes 2024, Palma d’oro
“Sean Baker porta fino alle estreme conseguenze il suo discorso sulla deriva oscena del presente. Quella per cui la ricchezza è sinonimo di felicità. “Io sono sempre felice”, continua a ripetere Ivan, mentre getta via i soldi di papà. Ma è proprio così. Ed è davvero questa la felicità per Anora, ciò che vuole? E l’amore? [...]
Per Sean Baker non ci sono dubbi. L’osceno sta nell’arroganza dei soldi, nell’ostentato e sprezzante atteggiamento della moglie dell’oligarca, nella mancanza di responsabilità del figlio. Non certo nel mettere in mostra e vendere il proprio corpo, come fa Anora, che riesce a mantenere una dignità e un’integrità ben più salde del Mickey di Red Rocket. Forse perché ha un orizzonte di riferimento, seppur sbiadito.”
Aldo Spiniello, SentieriSelvaggi
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