
Illuminati dalla sfinge
un libro di Nanni Menetti
Presentazione di Illuminati dalla sfinge. Una teoria errata della comunicazione ci seppellirà di Nanni Menetti (Modo Infoshop, 2023). L’autore ne parla con l'artista visivo Flavio Favelli.
Quale esperienza più dolorosa del sentirsi incompresi? Quale scacco più soffocante del trovarsi serrati in un equivoco sia a livello individuale che collettivo? Come correre ai ripari? Semplice, con il dialogo.
Non si pensa forse che la comunicazione è trasmissione di messaggi, di pensieri? E allora per- ché non affidarsi al dialogo per superare tali difficoltà? Ma se non fosse vero? Se questa trasmissione di pensieri non fosse proprio possibile? Saremmo in un bel guaio...
Non si tratta di buttare a mare il dialogo, ma di fondarlo su principi diversi, molto più convincenti e forieri di buoni risultati. Princìpi che l’autore di questo libretto s’industria di individuare, sulla falsariga di quanto accade ne La lettera rubata di Edgar Allan Poe, a partire dalle «evidenze non viste». E l’immagine del colloquio tra Edipo e la Sfinge, che ci giunge da un antico vaso greco, è l’emblema da lui eletto a motore di queste sue riflessioni come delle sue opere visive qui evocate.
Non si pensa forse che la comunicazione è trasmissione di messaggi, di pensieri? E allora per- ché non affidarsi al dialogo per superare tali difficoltà? Ma se non fosse vero? Se questa trasmissione di pensieri non fosse proprio possibile? Saremmo in un bel guaio...
Non si tratta di buttare a mare il dialogo, ma di fondarlo su principi diversi, molto più convincenti e forieri di buoni risultati. Princìpi che l’autore di questo libretto s’industria di individuare, sulla falsariga di quanto accade ne La lettera rubata di Edgar Allan Poe, a partire dalle «evidenze non viste». E l’immagine del colloquio tra Edipo e la Sfinge, che ci giunge da un antico vaso greco, è l’emblema da lui eletto a motore di queste sue riflessioni come delle sue opere visive qui evocate.
Nanni Menetti, all'anagrafe Luciano Nanni, ex-professore di Estetica e Semiotica dell’Arte all’Università di Bologna, è nato a Monzuno (BO) nel 1939.
Attivo dagli anni 60 sia in campo poetico che in quello delle arti visive, dal 1982 in poi ha firmato tutta la sua produzione artistica con il nome di Nanni Menetti (cognome materno).
I materiali delle sue opere sono quelli connessi alla pratica della scrittura. Scrittura che ultima- mente ha coinvolto anche le forze della natura, in particolare il gelo: le sue criografie sono un unicum nella nostra storia dell'arte.
Della sua produzione editoriale segnaliamo i libri di poesia Canzone a quadro (Bologna, 1972), Parènklisis (Bologna, 1987), Shakespeariana (Vero- na, 1995); i libri di saggistica L’artista non ha mai avuto le mani (Udine, 2012), Arte – La mente la vede, l’occhio la pensa, in dialogo con Douglas R. Hofstadter (Bologna-Milano, 2017)
Attivo dagli anni 60 sia in campo poetico che in quello delle arti visive, dal 1982 in poi ha firmato tutta la sua produzione artistica con il nome di Nanni Menetti (cognome materno).
I materiali delle sue opere sono quelli connessi alla pratica della scrittura. Scrittura che ultima- mente ha coinvolto anche le forze della natura, in particolare il gelo: le sue criografie sono un unicum nella nostra storia dell'arte.
Della sua produzione editoriale segnaliamo i libri di poesia Canzone a quadro (Bologna, 1972), Parènklisis (Bologna, 1987), Shakespeariana (Vero- na, 1995); i libri di saggistica L’artista non ha mai avuto le mani (Udine, 2012), Arte – La mente la vede, l’occhio la pensa, in dialogo con Douglas R. Hofstadter (Bologna-Milano, 2017)