
Familia
(Italia/2024) di Francesco Costabile (120') | Arena Puccini
(Italia/2024) di Francesco Costabile (120') | Arena Puccini
Familia
(Italia/2024) di Francesco Costabile (120')
Con: Barbara Ronchi, Francesco Gheghi, Francesco Di Leva e Tecla Insolia
Incontro con Francesco Costabile
Luigi Celeste è un ragazzo ventenne che vive con la madre Licia e il fratello Alessandro. Dieci anni dopo l’arresto si ripresenta a casa Franco, padre e marito allontanato dalla famiglia per le continue violenze e vessazioni; nonostante tutto, Licia riaccoglie in casa il marito, che non tarda a dimostrare che non è affatto cambiato nel tempo ed è anzi infastidito dal fare timoroso e protettivo della moglie.
David di Donatello 2025 a Francesco Di Leva come miglior attore non protagonista
Festival di Venezia 2024, Premio Orizzonti a Francesco Gheghi per la miglior interpretazione maschile; Premio NuovoImaie Talent Award a Tecla Insolia come miglior attrice esordiente.
“Francesco Costabile porta sullo schermo un film necessario, gettando luci sulle ombre di una famiglia vittima di violenze e continui soprusi. Lo fa con la giusta attenzione nei confronti di tutti i personaggi, sia le vittime che il carnefice, mettendo in scena un thriller sì psicologico, ma soprattutto una storia dalla forte valenza sociale. Vedere Familia oggi, alla luce dei troppi fatti agghiaccianti che popolano le pagine di cronaca, significa guardare in faccia il mostro. Osservarlo nei suoi gesti quotidiani, nei continui giochi di potere, nel predominio degli spazi di libertà altrui. In questo caso, nei confronti di Licia, che a mano a mano riprende in casa Franco, si vede privare della sua autonomia, a cominciare dal posto di lavoro e dei suoi abiti, considerati troppo per la visione patriarcale del marito. Ma la violenza che mostra Costabile è solo in ultima istanza rivelata nei suoi gesti più eclatanti, essa si annida dapprima negli sguardi d’odio a cena, nei silenzi che nascondono rabbia, nelle minacce continue. Anche Gigi, che nasconde un’anima ferita e lacerata, cade nella tentazione di sfogare i suoi drammi nella violenza. Una nemesi di se stesso derivante dal dolore subito, e incapace di affrontarlo in faccia.”
Valerio Autuori, MovieMag
“Familia è un film intenzionalmente disturbante che ha l’ambizione non solo di mettere lo spettatore a disagio mostrando con feroce realismo quella truce violenza domestica che troppo spesso rischia ormai di non far male quando viene tradotta in notiziario TV, ma che si prefigge anche l’intento di far passare un messaggio ugualmente valido a livello pedagogico: e cioè che sanare con la violenza i guasti causati dalla violenza stessa altro non è che perpetuarne la presenza tossica di generazione in generazione. In una sorta di iterazione meccanica da codice hammurabico che invece di eradicarne la presenza non fa che incrementarne le potenzialità di riproduzione all’infinito. ”
Guido Reverdito, CineCriticaWeb
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nell’immagine una scena del film