W (Prova di resistenza)
di e con Beatrice Baruffini. Segnalazione speciale Premio Scenario 2013.
Motivazioni della giuria «Con vena poetica e semplicità Beatrice Baruffini rievoca la “prova di resistenza” degli abitanti dei quartieri popolari di Parma che nel 1922 resistono all’aggressione dei fascisti, capitanati da Italo Balbo. È la stessa barricata, rappresentata da una serie di mattoni posati sulla scena, a dar vita all’intero racconto secondo la miglior tradizione del teatro di oggetti. Baruffini, recuperando le importanti esperienze di Claudia Dias e di Gyula Molnàr, con originalità e senza retoriche commuove per la capacità di trasfigurazione e per la sensibilità nel recupero della memoria». La prova di resistenza è caratteristica del mattone forato. Viene fatta applicando un carico di peso sui tre lati, fino a raggiungere il carico di rottura e stabilire il grado di resistenza. “W” è il grido di vittoria di chi supera quella prova senza morire. Parma 1922: prova di resistenza… Una storia di povertà e di vendetta. Di buoni e cattivi. Di rossi e neri. Un racconto dove le passioni nascono in strada, fuori dalla finestra, perché in casa si sta stretti. E in strada, in fila per il bagno, sugli scalini a giocare a carte, sulla porta delle osterie, si vive. Si fischietta Verdi, ci si allena alla lotta. Si alzano marciapiedi. Muri. Barricate.
Di e con Beatrice Baruffini | tecnico Riccardo Reina | disegno luci Emiliano Curà | montaggio audio Dario Andreoli | voce Marco Musso | foto e video Jacopo Niccoli | INGRESSO GRATUITO
Nell'ambito di INTERSCENARIO 4 LE GENERAZIONI DEL NUOVO a cura di Nicola Bonazzi, Stefano Casi e Cristina Valenti.
Un’iniziativa di Centro La Soffitta | Compagnia del Teatro dell’Argine | Teatri di Vita
