Storie di Montagne Vicine e Lontane
incursioni letterarie e poetiche tra Orizzonti Montani e Boschi
Voce: Chiara Tabaroni - Musica: Gianluca Carta
(…) La valle ha più a che fare con l’isola che con il continente. La vedi finire, non nel mare, nel cielo.
E sai che lo spazio continua e anche il resto del mondo, ma non è lì, non c’è posto, la scodella è piccola, non lo tiene tutto, il più rimane fuori, altrove. (...) la mia valle era la mia isola. E lei amavo come si ama una persona grande che gioca con te, quando sei bambino (…)
da “Io sono il cielo che nevica azzurro” - Giusi Quarenghi
C’è chi le sogna, chi le scala, chi vive alle sue pendici. Dagli albori delle civiltà, sempre le montagne sono state lì, silenziose ed imponenti, costringendo lo sguardo umano a sollevarsi verso l’alto. E proprio di quelle altezze, evocate o vissute, che scrittori e poeti hanno scritto pagine per rendere in qualche modo omaggio a quel mondo montano che raccoglie in sé eterogeneo sentire. Nel rapporto stretto con la natura e i suoi misteri, con silenzi e suoni, la montagna diviene capace di pensamenti e confronti con la propria interiorità, tra ricordi, racconti e riflessioni intorno al vivere.
Ingresso a offerta libera.
Durata: 50 min.
Chiara Tabaroni
Narr-attrice e creatrice di progetti culturali (spettacoli, even¬ti, laboratori...), amante dell’arte nelle sue svariate forme espressive e degli spazi naturali. Laureata al Dams Teatro (Università di Bologna), si è formata in discipline teatrali legate all’espressione corporea e vocale con Pippo Del Bono e Pepe Robledo, Cesar Brie, Jim Slowiack e Jairo Cuesta del New World Performance Laboratory di Cleveland (assistenti di Jerzy Grotowski), la compagnia di teatro-danza MK diretta da Michele Di Stefano, Abbondanza/ Bertoni, Virgilio Sieni, Ewa Benesz (attrice del teatro laboratorio di
J.Grotowski), Germana Giannini (antropologa della voce), Masaki Iwana (danza butoh), Mariangela Gualtieri (Teatro Valdoca), e sulla drammatizzazione della fiaba con Sista Bramini (O Thiasos Teatro Natura), Francesca Ferri (canti tradi¬zionali), arti tradizionali indiane con la compagnia Milòn Mèla. Frequenta corso di alta formazione e spe- cializzazione per “Sceneggiatori teatrali per l’infanzia e la gioventu’” presso Teatro Testoni Ragazzi di Bologna - 2007. Fonda nel 2004 l’ass culturale Baba Jaga
nella quale con¬voglia esperienza, energie, ed idee, rivolte prevalen- temente all’infanzia. Con la nascita della casa-laboratorio Ca’ Colmello (luogo d’intrecci tra arte e natura nelle colli- ne dell’appennino tosco-romagnolo) ) allarga gli orizzonti creando il Festival “Attraverso – Spazio attivo per la ricerca performativa”, rassegna estiva che intreccia proposte di workshop e spettacoli di noti artisti teatrali. ì
Gianluca Carta
Musicista eclettico e appassionato di musiche popolari di varie culture.
Negli anni sviluppa e approfondisce competenze tecnico- artistiche legate al canto ed alla musica, concentrando la sua attenzione sulle relazioni possibili tra suono e scena e producendo musiche originali per alcune rappresenta- zioni teatrali (tra cui quelle della Compagnia “Bologna By Now” diretta da Mamadou Dioume e il progetto “Orti Insorti” dell’attrice Elena Guerrini). Parallelamente segue un percorso personale legato alla musica popolare del Mediterraneo, collaborando con diverse realtà del set- tore, tra cui l’Associazione TarantArte e portando avanti il progetto “Consorzio popolare”,
grazie alla collaborazione con un consorzio di musicisti indipendenti. Si avvicina inoltre alle sonorità orientali approcciandosi allo studio degli strumenti persiani Daf e Tar con Darioush Madani e Fabio Tricomi.
