Cultura Bologna
cover of Orchestra ritmica tangenziale e i suoi raccordi
May 5, 2024, 6:00 PM @ Cinema Modernissimo

Orchestra ritmica tangenziale e i suoi raccordi

un documentario di Enza Negroni dedicato a Jimmy Villotti

“ORCHESTRA RITMICA TANGENZIALE E I SUOI RACCORDI”
con Jimmy Villotti
Un documentario di Enza Negroni

Un omaggio al musicista bolognese Jimmy Villotti, che nella veste di direttore d’orchestra formò nei primi anni 2000 l’Orchestra Ritmica Tangenziale e i suoi Raccordi, una formazione anni Cinquanta composta da una decina di musicisti.

Première al Cinema Modernissimo a Bologna
Domenica 5 maggio, ore 18.00

 

Domenica 5 maggio, alle 18.00, al Cinema Modernissimo di Bologna viene presentato in prima assoluta “Orchestra ritmica tangenziale e i suoi raccordi”, un film documentario dell’autrice bolognese Enza Negroni dedicato a Jimmy Villotti che nella veste di direttore d’orchestra forma nei primi anni del 2000 un’orchestra anni Cinquanta, con 10 musicisti, molti con mezzo secolo di attività alle spalle, dando così vita all’Orchestra Ritmica Tangenziale e i suoi Raccordi. 

Alla proiezione saranno presenti l’autrice Enza Negroni, l’Assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna Mauro Felicori, l’attore Giorgio Comaschi e il produttore Luigi Tortato.

 La formazione presenta Franchino Camporeale detto “l’acqua fresca gli fa male” e Guido Manservisi detto “Il Rosso” alle batterie, al basso e voce Ciro Scognamiglio detto “Il Torrone”, Giorgio Curzi detto “Woody Allen” al pianoforte, Sesto Breviglieri detto “L’Ariete” alla fisarmonica, Nino “Morgan” Morgano al vibrafono, tromba e flauto, Luciano Sasdelli conga e canto, la mitica cantante Germana Caroli, e ai violini Pasquale “Cocò” Tesoro e Paolo Buconi. Dopo alcune prove si realizzano alcuni concerti sia in Cineteca a Bologna che al Teatro Duse dove vengono proposti evergreen internazionali e italiani come “Over the Rainbow”, “Magic moments”, “Moliendo Cafè”, medley di brani russi. C’è tempo anche per un brano, dal titolo “Carioca”, accompagnato da tale Carmen Baraonda, attrazione, forse lontana parente dell’impareggiabile Miranda.

Nel documentario Jimmy Villotti, il chitarrista celebrato da Paolo Conte in “Jimmy ballando ballando”, si ritrova con alcuni vecchi amici, anche loro musicisti e orchestrali di lunga data (Celso Valli, Marzio Vincenzi), in una taverna anni ’70: l’occasione è una cena in onore di uno di loro, Marzio Vincenzi. Qui, tra un bicchiere di vino e un tortellino, i commensali si lasciano andare ai ricordi e raccontano aneddoti, dai quali fuoriesce un affresco dell’ambiente musicale bolognese ed emiliano tra gli anni ’50 e gli anni ’60. Da questo archivio inedito nasce l’idea di realizzare un documentario che narra l’esperienza artistica di un gruppo di musicisti che, tra gli anni Cinquanta e l’inizio dei Settanta, hanno fatto ballare e divertire intere generazioni nei “dancing” di tutta Italia e nel mondo. In quegli anni i musicisti iniziarono a fare le prime esperienze nelle orchestre dei night club molto frequentati in Emilia-Romagna.

Alternando immagini di repertorio d’archivio inedito filmato dal 1999 al 2004, il racconto si snoda veloce fra questa cena inedita del 1999 e spezzoni di concerti diretti dal maestro Jimmy Villotti, con i brani che suonavano all’epoca con un montaggio realizzato nel 2023.

Il mondo raccontato da questi musicisti è pieno di vitalità, di sogni, ironia, utopia, avvolto da una vaga disperazione umana, con un accento romantico.  Un   materiale di archivio di scene di ballo dell’archivio Home Movies riporta l’atmosfera, il ballo, i palchi, gli strumenti di quell’epoca oramai scomparsa per sempre.

Il documentario vuole valorizzare quegli anni che hanno contribuito a fare di Bologna e dell’Emilia-Romagna un centro culturale importante ancora oggi nella formazione di un “humus” che ha dato vita a molte generazioni creando la possibilità di fare crescere il mestiere di musicista.